Lazio-Juventus, Tudor: “Serve gara perfetta, ci crediamo. Le partite le decidono i calciatori…”

Alla vigilia della semifinale di ritorno della Coppa Italia tra Lazio e Juventus, direttamente dalla stampa del centro sportivo di Formello, ha parlato il tecnico biancoceleste Igor Tudor.
Di seguito le sue dichiarazioni:

Cosa chiede alla squadra domani?

“È una gara importante che vale una finale , giochiamo contro una squadra forte con uno svantaggio difficile. La squadra dovrà fare una partita perfetta”.

Quanto manca per vedere la Lazio di Tudor?

“È difficile dare percentuali. Sono felice del percorso tracciato, da quando sono arrivato ho imposto uno stile diverso, i giocatori sono felici e siamo sulla strada giusta”.

Può bastare una prestazione come il secondo tempo di Genova per ribaltare il punteggio?

“Non so, come ho detto prima servirà una partita perfetta”.

La partita fatta in campionato contro la Juve può essere una prestazione adatta per vincere domane?

“Abbiamo giocato due volte contro la Juve, ogni partita è diversa. Il bello del calcio è che nulla è impossibile, anche se difficile. I ragazzi ci credono e sono molto motivati. Oggi faremo la rifinitura e vedremo chi giocherà domani”.

Vede meglio Castellanos o Immobile per domani?

“Ho fatto una bella chiacchierata con lui l’altro giorno. È un bravo ragazzo e un ottimo giocatore, soffre parecchio quando non segna come tutti gli attaccanti e sono convinto che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale”.

Guendouzi può essere della partita?

“Guendouzi ha fatto due bellissimi allenamenti e sicuramente sarà tra i convocati”.

Felipe Anderson tornerà nel suo ruolo naturale o continuerà a schierarlo sulla linea mediana?

“Lui ha sempre giocato nel suo ruolo con me, o sulla fascia o centrale ma ha sempre giocato in attacco”.

Luis Alberto può essere utile nel futuro?

“Ha giocato tanto e giocherà ancora”.

Lazzari ce la farà domani?

“Manuel è in dubbio, ha un fastidio”.

Il presidente ha detto di aver fiducia in lei, cosa ne pensa?

“Le parole del presidente fanno bene, quando senti fiducia fa piacere a tutti gli allenatori. Nella mia carriera ho avuto tante etichette ma ci sono tanti fattori in un allenatore, grinta e carattere per esempio”.

Cosa servirà domani?

“Servirà tutto, lotta, andare alti, possesso palla, difendere per bene, cercare di arrivare bene fino alla fine magari anche ai supplementari. Servono tante cose, un allenatore può dare tante cose e conta tanto ma alla fine decidono sempre i giocatori con il loro talento”.

Cosa sta chiedendo alla sua difesa per evitare gli errori dei singoli?

“È difficile perchè magari lavori per sistemare una cosa e ne peggiori un’altra. Magari lavorando per farli attaccare di più e perdi qualcosa dietro, bisogna lavorare sempre e crescere sul piano della solidità”.

La Lazio da qualche anno fa fatica a segnare, come si fa a trasmettere maggiore coraggio per calciare in porta?

“È la tipologia dei giocatori. Si insegna il coraggio ad andare dentro l’area e si lavora sui posizionamenti offensivi poi contano i tipi di giocatori. Con la Salernitana potevamo fare più gol, con il Genoa è difficile creare ma lavoriamo sui dettagli”.

Isaksen può essere un incursore nella Lazio di Tudor del futuro?

“Come ho detto le caratteristiche sono importanti nei giocatori, Gustav è un giocatore che mi piace. Ha doti e qualità, ora qualcuno sta facendo meglio di lui ma è lì pronto. Deve crescere un po’ sul lato della mentalità e sul gestire il peso di determinate situazioni. Lui è molto attento alle cose che dico, vedremo ma può giocare in più ruoli”.

Nelle due sfide precedenti con la Juve cosa ha imparato dei bianconeri?

“Domanda giusta a cui non voglio dare una risposta. Abbiamo preso delle cose ma ne ho parlato con lo staff e la squadra”.

Mentalmente come si prepara sul singolo questa partita?

“I giocatori se li preparano in gran parte da soli. Gli allenatori ti trasmettono qualcosa ma i calciatori lo capiscono da soli, il peso di queste partite ti da stimoli e carica. A me piacciono queste gare perchè non devi sbagliare niente”.

Kamada era il giocatore più atteso del mercato estivo, quanto può essere determinante in questa Lazio?

“Di Daichi ho parlato spesso. Alcuni stili di gioco sono più adatti a lui e altri no, sono cose normali del calcio che sono capitate anche a me. È un ragazzo completo, ha delle doti importanti”.