Lazio, la conferenza di Sarri: “Squadra mentalmente devastata e sempre a metà strada. In 20 anni Lazio mai arrivata a fine febbraio in corsa in 3 competizioni, è un problema di testa”

La Lazio crolla a Firenze e vede allontanarsi la zona Champions League. Al Franchi i ragazzi di Maurizio Sarri perdono in rimonta 2-1 contro la Fiorentina. Nel post partita lo stesso tecnico toscano ha avuto modo di commentare la pesante sconfitta in conferenza stampa, direttamente dalla pancia dello stadio. Di seguito le sue parole.

-Kamada e Pellegrini usciti dai radar? Pedro e Castellanos sono in calo? Di chi sono le responsabilità?

“Ognuno si prenda le sue. Mi sembra la società a luglio sia stata chiara su chi faceva il mercato. Se io ti chiedo un giocatore che è A e mi fai scegliere tra C e D…non ho fatto io il mercato. Ma non rientra nei discorsi da fare stasera. Stasera abbiamo attenuanti ma non tanti alibi. Pochezza mentale evidente, non ci ha scosso nulla. Di attenuanti ce ne sono ma delle responsabilità ce ne abbiamo. Avevo paura di questa partita per le varie assenze ma speravo di fare meglio. Abbiamo giocato con giocatori che stavano male e altri che sono entrati senza allenarsi da tempo con la squadra. Brutto non aver sfruttato un regalo della fortuna. Oggi squadra mentalmente devastata. L’accumularsi di tensione per le partite ti fa avere questi cali, oggi eravamo spenti mentalmente. Fare quattro competizioni è un percorso serio, ci vuole una struttura mentale e fisica importante, gente abituata a giocare ogni tre giorni”.

-Quali sono i giocatori che stanno male? Si poteva fare meglio nel secondo gol?

“Ho visto quadra a metà strada tra tutti gli aspetti che volevano fare. Volevamo difendere alti senza coprire palla, volevamo palleggiare ma sbagliavamo spesso. Provedel e Casale hanno la febbre, Romagnoli sentiva di non respirare dal mal di gola. Cataldi era mezzo acciaccato pure lui, in condizioni normali non avrebbero giocato”.

Ti sta sfuggendo di mano la situazione? Terminato un ciclo?

“Me lo chiedi da quattro mese, ti scriverò una lettera così ti spiego queste cose…preferirei delle domande di calcio. La squadra stasera non ha fatto il tipo di calcio che piace a me ma si può pensare anche in maniera non maliziosa. Negli ultimi 20 anni è sfuggita a molti la mano, non so quante volte la Lazio a febbraio era in 3 competizioni. Finito un ciclo? I cicli finiscono in maniera inevitabile. L’età media è alta quindi andrà rifondata, ma c’è una base dalla quale ripartite”.

-Si è spiegato questa altalena?

“L’attenuante fisico l’ho tirato fuori questa sera. Questa è una squadra a livello mentale a rischio e quest’anno è ancora più evidente. Questo va oltre la volontà, manca la capacità di ricaricarsi dal punto di vista nervoso. Problema del gruppo squadra e dell’ambiente in cui vive. Sto cercando di cambiare la mentalità della squadra”.

Sorpreso dallo schieramento di Italiano?

“Vincenzo ha arretrato Bonaventura per tritare la partita, ma dite a Vincenzo che non serviva, ci siamo tritati da soli”.

-Opinione sulle parole di Luis Alberto che ha detto che bisogna parlare meno e allenarsi meglio?

“Non so se si riferisse a qualche compagno. Con me non ha parlato dopo la partita e attualmente è in una fase collaborativa. Immagino si riferisse a qualche discussione coi giocatori”.