Lazio, Immobile: “Giocato per il mister. Festa per i 200 gol? Se arriva qualche rinnovo di contratto dei compagni…”

Nel post partita di Cagliari-Lazio, match terminato con il risultato di 1-3 per i biancocelesti, l’attaccante delle aquile Felipe Anderson ha commentato la gara ai microfoni di Dazn. Di seguito le sue parole.

“E’ stata una settimana impegnativa dal punto di vista mentale perché abbiamo dovuto sopportare un po’ di cose dette all’esterno ma abbiamo saputo reagire, volevamo stare vicino al mister visto le tante cose che gli sono successe fuori dal campo. Quello che era importante era dare una risposta sul campo a quello che si è detto in settimana, siamo stati bravi, abbiamo fatto una buona partita”. Il bomber classe 1990 ha oggi raggiunto le 200 reti in Serie A: “Questo gol era importante prima di tutto per la squadra. Il Cagliari ha fatto quasi tutti i suoi punti in casa, per me è un traguardo importantissimo. Non vorrei dire cose scontate ma sono orgoglioso se penso da dove sono partito. Sono partito da Cagliari e qui si chiude un cerchio, ora sono super carico per aprirne un altro. Com’ero quando ho segnato il mio primo gol? Più giovane di ora, davvero sono numeri belli e importanti. Ho fatto tesoro in carriera di tutti gli insegnamenti di tutti gli allenatori. Nella Lazio mi hanno sempre messo in condizione di esprimermi al meglio, per me è una grande soddisfazione perché raggiungere 200 gol è qualcosa da ricordare”. E a chi gli chiede il suo gol più bello Ciro risponde: “Uno dei più belli l’ho fatto qui in questo stadio, io sono affezionato a tutti i gol perché mio padre mi ha insegnato che fare gol non è mai semplice. Ci sono alcuni che non sono belli ma sono belli da ricordare come quello a Napoli che mi ha consegnato la Scarpa d’Oro. Ancora non realizzo bene quello che ho fatto e che abbiamo fatto insieme ai miei compagni. Classifiche marcatori? Vedere Baggio e Di Natale e tutti gli altri grandi campioni è bello. Io non sono uno che guarda molto le classifiche, forse lo farò quando smetterò. Oggi la felicità era doppia visto quanto accaduto in settimana. Il mio obiettivo è arrivare più in alto possibile”. E sui suoi allenatori: “Allo stesso modo hanno influito tutti anche in negativo. Ho anche girato squadre in cui non piacevo all’allenatore ma sicuramente mi ha insegnato qualcosa. Sono partito da Conte passando per Ventura, Emery, sicuramente le cose più belle le ho fatte vedere con Inzaghi e il primo anno con Sarri. Per me è stata una fortuna lavorare con questi allenatori. Festa per le 200 reti? Se arriva qualche rinnovo, così facciamo tutti insieme!”. Ciro conclude con un pensiero ai suoi familiari: “Mia mamma e mia moglie erano molto emozionate. Anche mio fratello mi ha scritto un messaggio. La mia famiglia è tutto, quello che sono lo devo a loro”.