Le pagelle di Guido De Angelis – Provedel, Gila, Hysaj e Anderson! Poi Ciro fa 200 e sbanchiamo Cagliari con autorità e compattezza. Respira, cara Lazio!

Al termine di Cagliari-Lazio arrivano come di consueto le pagelle di Guido De Angelis. Il nostro direttore ha dato voti e giudizi ai protagonisti biancocelesti del match.

PROVEDEL 7 – La retroguardia di oggi ha concesso svariate occasioni al Cagliari, ed è stata puntualmente salvata dal nostro estremo difensore. Ottimo su Azzi al quarto minuto, respinge con le gambe su Lapadula al 46’. In avvio di ripresa viene graziato da Nandez e poi è super prima su Luvumbo e poi su Makoumbou. La parata del match è su Gaetano: si allunga alla sua destra su un bolide dal limite dell’area. Sarebbe impallato da 15/16 giocatori, ma compie un prodigio e strozza in gola l’urlo dei tifosi di casa dell’Unipol Domus.

MARUSIC 5 – Dopo cinque mesi di sciagura calcistica, torna sulla corsia destra per permettere a Sarri di avere Lazzari come arma da sganciare a gara in corso per contrastare i cambi del Cagliari. Nel primo tempo è schiacciato sulla porta e commette un brutto errore su Azzi in avvio. Nella ripresa Luvumbo gli va via più di una volta, al 50’ ha il merito di mettere al centro un cross (cosa più unica che rara) per Immobile che cestina un gol già fatto. Disastroso nelle uscite e negli appoggi, al 72’ commette un orrore in uscita che manda in porta Gaetano e Nandez. Nel finale, al minuto 87, per l’ennesima volta stacca di testa su lancio lungo dei padroni di casa, ma invece di appoggiare comodamente all’indietro per Provedel, rimette il pallone al centro e lo regala al Cagliari. Nel recupero Gaetano se ne va saltandolo in tunnel, ma per fortuna il montenegrino ritorna e gli strappa la sfera. Qualche buon contrasto, in una partita senza infamia e senza lode ma con troppe sbavature. Chiude da capitano. 

GILA 7 – Mi è piaciuto davvero tanto. Parte bene, cercando di velocizzare l’inizio azione andando subito su Hysaj. Bene nei duelli aerei, al 20’ chiude su Lapadula in corner. Al 40’ è brutto da vedere nel cercare di stoppare la sfera, che gli finisce sul braccio. Al 45’ è bravo a farsi fare fallo da Lapadula, che si sarebbe involato verso la porta. Sta migliorando tantissimo in fase di impostazione, dove non sbaglia un pallone. Al 75’ respinge centralmente e consegna la sfera a Gaetano. Sul gol del 2-1 del Cagliari si era fatto attrarre dal pallone ed era uscito male su Luvumbo. Ma sta giocando con una sicurezza a tratti sorprendente e sta acquisendo una lucidità nella gestione della sfera nei momenti delicati onestamente Inaspettata. Dovrà ancora una volta salvare la baracca nelle prossime gare, perché Romagnoli salterà lo scontro diretto col Bologna.

ROMAGNOLI 6 – Ringhia su Viola e lo segue come un’ombra a tutto campo. Al 16’ un errore di comunicazione con Gila rischia di complicarci la vita: vanno entrambi a saltare e fanno concludere i rossoblu. Succede ancora due minuti dopo, con Viola che va troppo facilmente alla conclusione mancina dal limite dell’area. Puntuale e deciso sui duelli aerei, respinge i cross di Nandez e Augello e va sempre in anticipo su Lapadula e Pavoletti. A metà ripresa compie una clamorosa ingenuità, cercando una manata a palla lontana a Lapadula, che gli costa carissima: era in diffida e salterà la gara col Bologna. Una tiratina d’orecchie.

HYSAJ 6,5 – Rispolverato a sorpresa, non gioca dal 12 dicembre, da quello sfortunato 1-1 del Bengodi di Verona. E’ il migliore del primo tempo: commette un solo errore al 13’ quando in uscita opta per un bruttissimo pallone in orizzontale. Per il resto, al 10’ è provvidenziale con una diagonale su Lapadula e cerca di affacciarsi anche in avanti. Si conferma nella ripresa, tenendo bene anche dal punto di vista fisico e facendoci uscire sempre in modo pulito. Nel secondo tempo a volte Nandez e Luvumbo lo mettono un po’ in mezzo, ma è fondamentale in più di un recupero. Ha messo la grande esperienza a disposizione della squadra, e non ha neppure accusato il calo fisico che ci saremmo potuti attendere dati gli ultimi mesi in panchina. Bravo, Elseid!

GUENDOUZI 6,5 – Quindicesima partita consecutiva dall’inizio per un calciatore che sta dando tutto in termini di fiato e corsa. E’ ovunque e va su tutti i palloni come un forsennato. Nel primo terzo di gara non si affaccia mai in avanti, tranne nella circostanza in cui mette al centro un brutto cross. Nella ripresa alcuni errori in uscita sono sanguinosi, ma dettati dal suo stacanovismo. E’ determinante nel farci respirare, ormai ha imparato a memoria tempi e posizionamenti e in diversi frangenti si incolla il pallone al piede e scarica per il compagno più vicino. Inossidabile.

CATALDI 6,5 – Mi è piaciuto ancora una volta. Rovella è squalificato, tocca a Danilo, che a sua volta è al rientro dalla squalifica dopo aver scontato a Bergamo lo stop imposto dal giudice sportivo. E’ l’unico a verticalizzare, al quarto d’ora una sua perfetta palla per Immobile sarebbe l’assist del possibile vantaggio. Gila gli tira per due volte una fucilata ad inizio azione e lui lo rimprovera. Gioca sempre facile, al 35’ è bravo a posizionarsi bene col corpo in mediana e a subire fallo da Viola, che altrimenti avrebbe avviato una pericolosissima ripartenza sarda. Ha pulito tanti palloni, ha chiuso tanti varchi, ed è stato anche leader davanti alla difesa. Da due anni gioca da playmaker con Sarri ed è tra i più affidabili. A 20’ dalla fine era fisicamente a pezzi ed è stato richiamato in panchina. Vecino si sposta in cabina di regia e Kamada fa la mezzala sinistra.

KAMADA 6+ – Entra in campo per un quarto d’ora abbondante e sembra un calciatore diverso dal solito. Parte con un errore marchiano, perdendo un bruttissimo pallone e concedendo una chance colossale al Cagliari. Si riprende facendoci uscire in modo superbo per tre volte consecutive. Al minuto 85 colpisce il palo al termine di un’azione personale, poi pesca Castellanos con una gran palla. Buona verve, chissà che non stia sentendo aria di Europa: in Champions League Sarri gli ha spesso dato fiducia. Va recuperato. 

LUIS ALBERTO 6 – –  – Una valanga di errori tecnici a tratti imbarazzanti. Al 14’ imbuca per Immobile, è un siluro imprendibile. Al 28’ Ciro gli fa il movimento in verticale, la verticalizzazione è imprecisa. Un minuto dopo lancia Felipe, anche stavolta con un missile. Superficiale in più di una giocata, ha il merito di accelerare la battuta della punizione che genera il vantaggio. Al 40’ avrebbe un pallone facile facile in area piccola: può tirare, fermarsi, servire due compagni a centro area, invece affretta la conclusione che si spegne larga. Al 47’ tocca il primo pallone della ripresa: Anderson gli fa il movimento ad allargarsi e lo spagnolo spedisce goffamente la sfera in fallo laterale. Talvolta si dimentica di difendere, al 58’ riceve la sfera dal limite dell’area ma non inquadra la porta. Esce dal campo per Vecino all’ora di gioco, ed era giusto toglierlo.

VECINO 6 – L’amuleto della nostra squadra entra in campo a mezz’ora dalla fine e cambia ancora la partita. Al primo pallone giocato va in verticale per Castellanos che gliela restituisce, l’uruguagio scarica su Anderson che trova il gol del tris. Fa reparto da solo e conquista palloni di vitale importanza davanti alla difesa, facendoci ripartire. Uno come lui non può, al minuto 92, prendere un giallo così sciocco sapendo di essere in diffida. Contro il Bologna ci mancherà tanto.

ISAKSEN 6 – Con la prolungata e pesantissima assenza di Zaccagni, Sarri non si fida più di Pedro e dà fiducia al suo attaccante più acerbo. Primi 20 minuti di nulla cosmico, poi al 21’ si invola verso la porta di Scuffet ma conclude debolmente col mancino. Entra nell’azione dell’autogol di Deiola: è suo l’assist dalla sinistra da cui nasce la carambola che ci premia. Entra anche nell’azione del secondo gol, col suo sinistro che viene respinto da Scuffet sul piede destro di Immobile che insacca. Prende la sufficienza solo per aver partecipato alle due reti della Lazio, ma non mi è piaciuto per niente nella gestione del possesso, nel modo in cui (non) ha aiutato i compagni in fase difensiva. Va a vuoto nella corsa, non punta mai l’uomo, nel finale viene richiamato da Sarri quando inspiegabilmente si accentra e va a fare la punta. Al minuto 76 si astrae dal gioco e si fa sbattere il pallone addosso regalando un laterale al Cagliari. Se in questo ruolo in estate fosse arrivato un grande giocatore – già pronto – la Lazio sarebbe molto più in alto. Forza ragazzo, serve crescere in fretta!

IMMOBILE 7,5 – Inizia in modo orrendo, con tre sponde sbagliate e passaggi all’avversario. Ricerca la profondità ma viene murato da Scuffet su ottimo assist di Cataldi. Da un suo scatto e una sua sponda nasce l’azione del gol dell’1-0. A metà primo tempo chiama Scuffet alla parata, ma era in offside. Realizza il gol numero 200 in Serie A, un gol di estrema difficoltà e in un momento delicatissimo della partita. Tre minuti dopo si divora una rete praticamente fatta su assist di Marusic dalla destra. Ha allungato la squadra come sa fare come pochi in Europa. Gli auguro una seconda giovinezza, perché con un’altra decina di gol entrerebbe nei primi 5 capocannonieri di sempre del massimo campionato nostrano. Ci aggrappiamo ai suoi centri. Il capitano esce al 60’ per Castellanos.

CASTELLANOS 6 – – – E’ vero, ha mezz’ora a disposizione e prende parte al terzo gol biancoceleste. E’ anche vero che palesa una serie di lacune evidenti: prima di tutto, non va mai alla conclusione, neppure quando Kamada lo servirebbe a dovere con un gran pallone. In secondo luogo, non aggredisce la sfera, addormentandosi in almeno tre circostanze e venendo anticipato con facilità irrisoria. In terzo luogo, si fa pescare continuamente in fuorigioco: per tre volte si alza la bandierina, quando sarebbe bastato un passo in più per rientrare. Ragazzo che va aiutato, che vede poco la porta e la cerca ancora meno.

FELIPE ANDERSON 7 – In un ruolo non suo, quello di ala sinistra, se la cava egregiamente. Nei primi 45 non è sempre preciso, il duello con Nandez è una costante della partita. Nella ripresa sale in cattedra, segna il gol più importante di questa parte di stagione e chiude la partita, per poi condurre altre ripartenze, venirsi a prendere il pallone da tutte le parti e dare una mano clamorosa ai compagni in fase difensiva. Peccato che getti alle ortiche una ghiotta chance: in 4 contro due in area di rigore il brasiliano cerca la porta invece di servire i tre compagni meglio piazzati. Comunque decisivo.

SARRI 7 – Usciamo dalla settimana più difficile con una grande vittoria, frutto del lavoro del mister e di alcune scelte oculate. Ripesca Hysaj a sinistra, dà fiducia a Isaksen e Anderson tenendo in panchina un Pedro arrugginito. Disputiamo un ottimo primo tempo, al netto degli errori tecnici degli interpreti. Non chiudiamo il match e come al solito entriamo molli in avvio di ripresa. L’errore di concentrazione sul 2-0 ci potrebbe costare caro, invece nel momento più difficile abbiamo il coraggio di provare ad andare a fare il terzo, la buttiamo dentro e potremmo anche arrotondare il punteggio. Con i soliti cali di tensione – risolti da Provedel – ci prendiamo tre punti che ci fanno respirare e ci restituiscono un po’ di ossigeno per poter pensare con fiducia al Bayern.