Le PAGELLE di Guido De Angelis – Lazio sconcertante: slegata, svogliata, ancora in vacanza

 

Prestazione indecorosa e sconcertante. Undici giocatori slegati, senza mordente, senza idee, sembrava non si conoscessero. Non abbiamo ancora cominciato il campionato, serve un bagno di umiltà perché non siamo ancora una squadra. Battesimo stagionale all’Olimpico preoccupante: arriviamo sempre secondi, siamo scarichi, sterili, sulle gambe, non ricordo un inizio del genere. Non manca solo brillantezza, ma anche organizzazione. Ora non va persa la testa, perché le prossime due trasferte sono delicatissime. Dobbiamo ritrovarci, ad oggi l’involuzione è clamorosa. Voglio sperare che ci sia anche una componente fisica dietro a questo atteggiamento. Ma serve una sterzata imminente.

PROVEDEL 5 – Altra giornata, altro gol subito, con respinta da rivedere. Il mercato ha voluto preservarne la titolarità (Sepe e non Lloris è tutto dire), mi auguro possa fare una grande stagione.

LAZZARI 5 – Difensivamente disastroso, in avanti pure peggio. Gudmundsson fa quello che vuole dalle sue parti. Quando spinge è una sentenza: mette palloni al centro senza criterio, sbagliandone sistematicamente la misura. Limitato.

CASALE 5,5 – Al debutto stagionale, è tra i meno colpevoli. Fatica nel primo tempo, quando fa saltare indisturbato Retegui in più di una circostanza. Nella ripresa il Genoa smette di giocare e lui vince i duelli e fa ripartire i suoi, che però sono tutti fermi.

ROMAGNOLI 5,5 – L’ombra di se stesso, poco reattivo e ancora in palese ritardo di condizione. Si perde Retegui sul gol.

MARUSIC 5 – Non spinge mai, difende con approssimazione. Sul gol del Genoa si addormenta. Non riesco a capire come possiamo iniziare l’ennesima stagione con un destro sulla corsia mancina. O forse lo capisco quando entra Pellegrini.

PELLEGRINI 5 – Entra per l’ultimo quarto di gara e si esibisce in tutto ciò che un subentrato dovrebbe evitare. Falli di frustrazione, tempo degli interventi sempre sbagliato, cross casuali da ogni posizione di campo, che sono tutti facile preda del portiere rivale. In quel ruolo serviva un gran giocatore. Nelle prime due giornate rimpiangiamo seriamente Hysaj.

CATALDI 5 – Fa quel che può in uno scacchiere in cui nessuno fa movimento senza palla, le mezzali la vogliono sui piedi e giocano tutti con la testa bassa. Non si è mai mosso coi tempi giusti.

KAMADA 5 – In quel ruolo veniamo da 8 anni di Milinkovic, probabilmente chiunque ci sembrerebbe spaesato. È stato acquistato tardivamente e dovremo dargli tempo, ma non mi sembra un calciatore che spacca le partite. Si limita al compitino, e perde una infinità di palloni sanguinosi (vedasi quello da cui nasce il gol del Genoa). Pesce fuori d’acqua.

LUIS ALBERTO 6 – Non riesce a essere decisivo e a prendersi in mano la squadra. Predica nel deserto ma gli manca il colpo decisivo. Al di là della consueta gestione dei piazzati (15 calci d’angolo, nessun pericolo), lavora mille palloni ma senza sussulti.

VECINO 5,5 – Entra a metà ripresa per Kamada e fa quel che può, in questo momento poco. In mezzo al campo servirebbe il cambio di marcia, non lo si può chiedere a uno come lui. Qualche inserimento in area rivale e un colpo di testa alto, poi la solita lentezza.

FELIPE ANDERSON 5 – Cocente delusione. Ripete la prestazione opaca e deludente di Lecce. Non è mai un pericolo per la retroguardia genoana. Esce a 30′ dal termine per Isaksen.

ISAKSEN 5 – Non si mette mai in proprio, ancora deve capire dove si trovi. È normale che abbia bisogno di qualche settimana, è un ragazzo gettato nella mischia da pochi giorni e arrivato senza preparazione. Era il motivo per cui servivano calciatori pronti e che conoscessero il nostro calcio. Non ha colpe, ovviamente.

IMMOBILE 5 – Fuori fase per tutta la partita, non riesce mai a legare i reparti e in avanti non si vede mai. Non riesce a sfruttare l’unica ghiotta chance del match, spedendo la sfera sulla traversa da due passi.

ZACCAGNI 6 – Non è al meglio, ma è l’unico a provare la giocata: salta l’uomo, prende qualche calcio di punizione, mette al centro qualche pallone interessante. Anche lui è comunque un lontano parente del giocatore ammirato la scorsa stagione.

CASTELLANOS NG – Un quarto d’ora abbondante di lotta, sfiora il gol con un colpo di testa in mischia.

SARRI 5 – Oggi è stato il prosieguo di Lecce: 11 calciatori slegati, abulici, senza carattere (ultima rimonta alla prima giornata del campionato scorso col Bologna), senza mordente. L’ho visto nervoso come non mai, molti non hanno ancora attaccato la spina. Non potevamo pensare a un avvio di Serie A peggiore.