Monza-Lazio 0-2, le pagelle di Guido De Angelis

La Lazio vince 2 a 0 a Monza, alimentando così il sogno Champions League. Decidono la partita il gol di Pedro nel primo tempo e, nella ripresa, quello di Sergej Milinkovic-Savic.

Di seguito le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis:

PROVEDEL 7 – Compie un miracolo su Petagna, poi sbaglia l’uscita sul corner successivo. Non impeccabile nella respinta su Colpani. Ma i suoi guantoni sono stati decisivi.

LAZZARI 6 – Da mesi è entrato in un loop negativo. Si limita alla fase difensiva e la fa bene, ma non sale quasi mai, e quando lo fa è lento, prevedibile e sbaglia l’ultima scelta. Nel finale sbaglia in modo sanguinoso la gestione di una ripartenza: con tre laziali in area di rigore, mette al centro l’ennesimo cross sballato.

PELLEGRINI NG

CASALE 6 – Un’altra buona prestazione, con qualche piccola sbavatura. Si perde Petagna una sola volta, poi sbaglia i tempi del tackle su Dani Mota e nel recupero perde un pallone potenzialmente suicida rischiando di mettere in porta l’avversario. Il resto è ampiamente sufficiente.

ROMAGNOLI 7 – Leader assoluto di una delle retroguardie più forti d’Europa – questo perlomeno dicono i numeri. Sempre preciso in chiusura, aiuta ad uscire con grande pulizia nell’inizio di azione. Nell’ultima mezz’ora districa due o tre situazioni pericolose al limite dell’area di rigore.

HYSAJ 7 – Nel primo tempo si perde Ciurria una sola volta, quella che può essere letale. Ma per tutta la gara assicura un’uscita sempre perfetta, non sbaglia la misura di un passaggio ed è sempre ben posizionato. Sta diventando una sicurezza.

MILINKOVIC 8 – Continua a sfidare le critiche e a prendere per mano la squadra. Parte lentamente, poi comincia a incidere in tutti gli episodi chiave del match, come gli capita spesso. Sontuosa la giocata che manda in porta Zaccagni che si guadagna la punizione che chiude la partita. Ancor più bella la traiettoria del suo destro, che significa 2-0. Delizioso nella gestione della sfera, quando c’è bisogno di congelare la partita.

CATALDI 7 – Un’ottima performance contro un centrocampo ostico come quello del Monza. La misura del passaggio è sempre ottima, scherma bene i palloni vaganti e ci mette anche il fisico. Intelligente tatticamente, esce a metà ripresa per Vecino.

VECINO NG

LUIS ALBERTO 6,5 – Gestisce bene il pallone e si sacrifica in entrambe le fasi di gioco. Durante la prima ora sbaglia due o tre volte l’ultima giocata, e in due circostanze ha la chance di calciare a rete a botta sicura e sceglie di cercare l’angolino invece di badare al sodo. A metà ripresa il Monza spinge e Sarri ha bisogno di altre caratteristiche e sceglie di sostituirlo. La reazione al cambio è francamente inguardabile e stucchevole, l’ennesimo “vaffa” con gesto plateale che dovrebbe evitarsi.

BASIC NG

PEDRO 7 – Regista a tutto campo, come tocca il pallone non è mai banale. Ha il merito di sbloccare la partita fiutando l’errore della retroguardia lombarda. Prezioso in fase di ripiegamento, cala alla distanza e Sarri lo sostituisce a metà ripresa.

IMMOBILE NG – Torna in campo dopo tanto tempo e si dimostra non ancora in buone condizioni. Ma intanto ha messo minuti nelle gambe per il rush finale. La prossima è la Juventus.

FELIPE ANDERSON 7 – Fa il solito ottimo lavoro da finto centravanti, creando spazi per i compagni e svariando anche più del solito per venire a prendersi il pallone sulla fascia. Inventa calcio nel fraseggiare con i compagni, gli manca la stoccata finale. Nell’ultimo quarto di gara torna al vecchio ruolo e prova due volte ad assistere Immobile. Ingenuo il giallo rimediato nel finale.

ZACCAGNI 7,5 – Semplicemente strepitoso palla al piede. Tiene la sfera incollata al suo destro e fa ammattire gli avversari. Al 13’ salta Marlon e mette al centro un pallone (sporcato da Rovella) su cui si avventa Pedro per il gol del vantaggio. Dal 46’ al 54’ fa ammonire tre calciatori del Monza, poi si guadagna la punizione che Milinkovic trasforma nel raddoppio.

SARRI 8 – Sempre il migliore di questa Lazio. Ennesima vittoria, ennesimo successo esterno, ennesimi tre punti senza subire gol, la sua Lazio è entrata nella storia per una fase difensiva strepitosa e meccanismi ormai consolidati e belli da vedere. Su di lui va costruito il futuro.