MANDAS 7 – Preferito a Provedel, subisce 18 conclusioni rivali e 12 occasioni clamorose del Bodo/Glimt. Nella terra di nessuno sul gol del 2-0, una piccola macchia. Per il resto, salva tutto il salvabile e tiene aperta la qualificazione con 3 salvataggi: superbo su Hauge dopo 7 minuti, determinante due volte nel finale a chiudere la porta che la nostra difesa aveva gentilmente spalancato ai norvegesi. Il Bodo è stato impreciso, altrimenti avrebbe potuto infliggerci un’imbarcata.
HYSAJ 5,5 – Contenere le scorribande di Hauge non è semplice, e Isaksen per la prima mezz’ora si dimentica di difendere. Tutto sommato, però, è l’unica sufficienza: qualche buona uscita, si rifugia sul portiere senza prendersi rischi. Viene sostituito all’intervallo senza un’apparente ragione, per un terzino più abituato ad attaccare che a difendere.
LAZZARI 4 – Un cambio che non si capisce, non spinge e in fase difensiva è inguardabile. Quando Hauge lo punta, si limita ad arretrare, e quando Bjorkan sovrappone, non sa che posizione tenere. Il pallonetto morbidissimo che lo supera e raggiunge Saltnes senza che lui neanche se ne accorga è solo una fotografia di un ingresso impalpabile. Sarebbe il nostro terzino di spinta, eppure in avanti non ha la minima idea di cosa fare. Vaga per il campo.
GILA 5 – E pensare che un difensore centrale dovrebbe marcare. In balia del Bodo per tutta la partita, i gialli entrano da tutte le parti e il centrocampo non fa alcun filtro. I tempi di uscita, anche sul primo gol del Bodo, sono impietosi. sSpaesato, non è mai riuscito a dare sicurezza alla retroguardia. Insufficiente.
ROMAGNOLI 4 – Inguardabile, si dimentica spesso di Hogh che ci grazia in più occasioni. Il modo in cui (non) contrasta Saltnes a inizio ripresa è assurdo. Morbido, senza cattiveria, viene fatto ballare dal Bodo per un’intera partita. Nella circostanza del raddoppio, Saltnes può fare solo quella giocata e lui è lentissimo. Al 92′ si perde l’uomo su una punizione leggibile, è inaccettabile. Una performance pessima, senza alcuna attenuante.
MARUSIC 5 – Gioca da terzino sinistro, in uscita spedisce tre o quattro palloni direttamente in fallo laterale già nel primo tempo. Nella ripresa crolla con tutta la squadra e si fa saltare sistematicamente come un birillo. Quando Hauge pesca Saltnes, lui lo tiene in gioco dimenticandosi della linea. Il Bodo si diverte ed esaspera i suoi limiti tecnici e tattici evidentissimi.
GUENDOUZI 4,5 – A spasso per tutta la gara, fa una pessima figura di fronte al centrocampo dei padroni di casa. Non gli riesce nulla, non intercetta mai la sfera e non gli riesce neppure il consueto lavoro di sporcatura delle traiettorie di passaggio rivali. Perennemente fuori posizione. Vederlo naufragare così mi ha fatto quasi tenerezza. Una partita scioccante.
VECINO 4 – Da horror, un fantasma. Era stato preservato appositamente per questa partita, che ha sofferto come non mai. Saltato come un birillo da Saltnes e Hauge, sul secondo gol l’ex Milan lo fa sedere e cadere a terra con una finta di corpo. E’ solo l’episodio più eclatante di una gara da brividi. Tra i peggiori in campo, avrà gli incubi stanotte.
ISAKSEN 5 – Ha l’unica potenziale occasione del match, ma sciupa tutto a metà della prima frazione. A destra non gli riesce mezza giocata, non riesce mai a puntare il terzino sinistro Bjorkan e viene disinnescato con impressionante serenità. Sembrava un calciatore diverso da quello che avevamo ammirato negli ultimi due mesi.
TCHAOUNA SV – In gare di questo livello, un simile calciatore non dovrebbe entrare. Si trova sul mancino l’immeritata occasione per dimezzare lo svantaggio e la cestina senza rendersi conto minimamente dell’importanza del match.
DIA 4 – Non l’ha mai strusciata, non so cosa sia stato preparato per questa partita, ma non ha funzionato nulla. Sembra un corpo estraneo e viene sostituito al break da Dele-Bashiru.
DELE-BASHIRU 4,5 – Entra in campo e subiamo l’1-0. Un minuto dopo perde un pallone sanguinoso che rischia di farci incassare immediatamente la rete del raddoppio. Non ha né la mentalità né il senso della posizione né la tecnica né le capacità tattiche per disputare partite di questo genere.
ZACCAGNI 4 – Un capitano della Lazio non può permettersi di fare una prestazione del genere in un quarto di finale di una competizione europea. Quasi svogliato, va a 10 all’ora e non azzecca un passaggio. Mai pericoloso, mai uno spunto degno di nota. Prestazione gravissima sotto tutti i punti di vista.
NOSLIN SV – Il primo pallone che gioca è uno stop del pallone, che rimbalza sul suo scarpino destro e fa 4 metri all’indietro. Non riuscire a stoppare un pallone in questo scenario non è ammissibile. Contributo nullo.
PEDRO 4 – Da un calciatore come lui non ci si aspettano prestazioni di questo tipo. Nel primo tempo ci dimentichiamo che sia in campo. La ripresa la comincia pensando di stoppare un pallone con una giocata di fino, lo perde, l’avversario riparte e quasi va in porta. Preoccupante.
CASTELLANOS 5,5 – Entra per l’ultima mezz’ora scarsa, soltanto per mettere qualche minuto nelle gambe, ma non sembra in condizione di giocare. Baroni dice che nel derby partirà dall’inizio. Non s’è visto un calciatore in grado di aiutare i compagni.
BARONI 4 – Spaccata, disattenta e umiliata dal Bodo/Glimt in una gara che i norvegesi avrebbero meritato di vincere con 5-6 gol di scarto. Una figuraccia. Non so se sia stato preparato un piano-gara, ma non è riuscito nulla. Ci hanno massacrato, abbiamo sbagliato tutte le letture, tutte le pressioni, facendo la partita ideale per il rivale. Stasera sembravamo una squadra inferiore, inadatta a un quarto di finale europeo. Essere devastati in questa maniera impressionante senza reazione, senza ferocia, senza grinta…imbarazzante!