«Oggi è un buongiorno amaro. La Lazio esce umiliata da Bologna, si ripete quello che è successo con l’Inter. Dopo giovedì c’era un entusiasmo pazzesco, anche lì è stata una partita di sofferenza». Queste le parole del nostro direttore Guido De Angelis, in apertura della trasmissione “Quelli che…”, in onda sui 98.100 di RadioseiLazio in onda dal lunedì al sabato. Il conduttore e giornalista ha poi proseguito: «Sono due mesi che la Lazio fatica, ogni partita diventa un’avventura. Da due mesi a questa parte non siamo più brillanti come all’andata. Fortunatamente abbiamo messo fieno in cascina. Vediamo una squadra che arranca, ogni partita diventa impossibile da decifrare. Con il Torino dopo la sosta, se la Lazio non dovesse migliorare, sarà una partita equilibrata. Ieri nel primo tempo, nonostante il gol, abbiamo provato a rispondere, ma all’inizio del secondo eravamo completamente assenti di testa. I gol presi sono inaccetabili, vuol dire aver mollato mentalmente e non ce lo possiamo permettere. La squadra avrebbe dovuto cercare di limitare i danni. Non penso più al quarto posto, spero solo di andare avanti in Europa. Parlo al mister, e dico che non si possono prendere gol in quel modo, serve un leader che faccia capire la situazione».