Al termine di Ajax-Lazio arrivano come di consueto le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis.
MANDAS 6+ – Sbaglia tanto con i piedi, viene salvato dalla traversa sul mancino velenoso di Traoré nel finale. Non può nulla sull’1-1 dell’Ajax, fa una sola parata importante nel finale, di puro istinto.
LAZZARI 6 – Soffre tanto Berghuis ma contiene tutto sommato bene Godts, il loro piccolo gioiello belga. Ci fa respirare con qualche sgroppata, ma nel primo tempo fa più che altro una gara difensiva. Fisicamente non può tenere la fisicità olandese, rimane negli spogliatoi all’intervallo. Entra Marusic.
MARUSIC 6,5 – Se la cava bene, i padroni di casa attaccano molto di più a destra. Vince i duelli aerei e senza strafare si limita alle cose semplici. Ha fatto quel che doveva su un campo difficile, badando al sodo.
GIGOT 7 – Partita eccellente. Temevo potesse fare fatica in un contesto simile, invece ha retto alla grande e ha intercettato una marea di palloni. Due o tre volte si è perso l’uomo in mezzo all’area di rigore, ma ha bloccato almeno una decina di potenziali occasioni da rete dei padroni di casa. Una serata che gli darà grande fiducia, l’ho visto anche più pulito e meno ruvido del solito. Ammonito inspiegabilmente, sarà squalificato per il 23 gennaio.
PATRIC 7 – Monumentale ad Amsterdam. Con Sarri è diventato un centrale, quest’anno deve difendere uomo contro uomo ma non si tira indietro. Non gli si può chiedere di vincere tutti i duelli aerei, ma è strepitoso per come gioca: ha l’argento vivo addosso, interpreta la gara con una furia agonistica senza eguali, è concentratissimo e gioca con una maturità che lo fa sembrare un difensore da sempre. Protagonista di una serie di recuperi importanti, quando imposta e trova Castellanos è persino regista. Grande, Gabarròn!
GILA 6 – Entra bene in gara, soffre Weghorst che lo infastidisce con il suo gran fisico. Akpom ha un’occasione clamorosa, ma nel complesso lo spagnolo è entrato bene e si esalta nei duelli in campo aperto. Sarà titolare con l’Inter, ha giocato con intelligenza l’ultimo quarto di gara.
PELLEGRINI 6- – Ha messo anche oggi l’anima in campo, pur essendo meno preciso del solito. Dopo due minuti si fa strappare un pallone sanguinoso in mezzo al campo e l’Ajax va in porta. Qualche sbavatura di troppo in uscita, nella ripresa dal suo fallo plateale in tackle su Traoré nasce la punizione del pareggio olandese. Sul piazzato che ne consegue, salva un gol sulla linea ma sulla ribattuta i padroni di casa la pareggiano. Sufficienza striminzita, esce per Nuno Tavares quando non ne ha più per quanto ha corso. Ammonito e diffidato, salterà la Real Sociedad.
NUNO TAVARES 7 – Entra e fa assaggiare ad Amsterdam il suo strapotere: parte come un treno, scarica su Tchaouna e Pedro chiude la partita. Autore di uno strappo pauroso per il tris, difende con attenzione come fosse un veterano, eppure è ancora giovanissimo. Ha giocato pochissimo in Europa League, ma oggi ci ha dato una grande mano per chiudere la gara. Mi ha colpito la serenità del suo ingresso, in una fase delicatissima della partita.
ROVELLA 8 – Al secondo minuto ha già salvato un gol con una chiusura decisiva da ultimo uomo. Avvia l’azione del vantaggio passando a Pedro la sfera dell’assist per Tchaouna. Intercetta un centinaio di palloni, va sempre al limite del fallo ma è intelligente nel gestirsi dopo il giallo (severo). Corre per due e ha il grande merito di giocare con la stessa intensità per tutti i 90’. Nell’ultimo quarto di gara sbaglia qualche pallone e fa un po’ di confusione, cosa forse inevitabile dopo 70 minuti da applausi.
GUENDOUZI SV – Entra nel finale di gara e non è giudicabile, giocherà dal 1’ con l’Inter.
DELE-BASHIRU 7,5 – Alla quarta di seguito da titolare, gioca ancora da mediano e lo fa meglio del previsto. Non difende da interditore, non è la diga davanti alla difesa, e fa meglio in fase offensiva che in fase di ripiegamento. Però dà tutto, e con il corpo vince tanti contrasti, strappa in avanti e si esibisce in almeno due giocate d’autore in una ripresa superba. Segue l’azione di Zaccagni e segna il terzo gol con la Lazio dimostrandosi un fattore anche sottoporta. Quando ha il pallone tra i piedi, non glielo tolgono facilmente. Sta crescendo tanto.
TCHAOUNA 7 – Pronti, via, è bravo ad andare in profondità e battere il portiere segnando il primo gol con la Lazio in Europa. Nella ripresa serve anche l’assist a Pedro e sfiora la doppietta calciando col sinistro addosso a Pasveer. Il tutto, però, all’interno di una partita in cui spesso è approssimativo nel difendere la sfera, e a volte si dimentica completamente di aiutare il terzino nella zona di sua competenza. Ancora molto acerbo, spero che almeno le gioie personali lo aiutino a volersi sacrificare sempre di più.
DIA 7 – La solita storia: tocca ogni pallone con sapienza calcistica, ed è lui a strappare a Taylor il pallone che vale il vantaggio di Tchaouna. Generoso, anche troppo, spesso per arretrare ad avviare la manovra si allontana tanto dalla porta. Baroni lo leva perché Castellanos è squalificato con l’Inter e Boulaye ci servirà tanto lunedì sera. Chissà, probabilmente ancora da trequartista dietro a Noslin. Sempre importante, sempre.
ZACCAGNI 6 – Mi è piaciuto poco e mi ha fatto anche arrabbiare. Entra senza verve, senza cattiveria, sembra svogliato, gli era successo anche con il Ludogorets. Quando parte dalla panchina sembra avere qualcosa in meno. Perde i primi tre palloni della sua gara, poi inizia a carburare e ci fa salire un po’. E’ comunque suo l’assist a Dele-Bashiru: nel frangente ha il merito di andare sul mancino e sorprendere il terzino dell’Ajax. Quando entra Tavares, i due si trovano a memoria. Con l’Inter, però, servirà la sua miglior versione.
PEDRO 8 – Il migliore in campo, e come potrebbe essere altrimenti. Quando lo vedo correre come un pazzo per attaccare il primo difensore al minuto 80 mi viene da sorridere, sono le corse che spesso mancano a Tchaouna. Ha vinto tutto, ha giocato titolare nel Barcellona di Guardiola, forse il più forte della storia, eppure ha ancora fame. Parte a sinistra al posto di Zaccagni ma si accentra e serve a Tchaouna l’assist dell’1-0. L’ex Salernitana ricambia nella ripresa, quando lo spagnolo stoppa la sfera e scarica un gioiello mancino all’incrocio dei pali, dedicandolo alla zia, venuta a mancare nella giornata di ieri.
CASTELLANOS 5,5 – Si muove tanto, ma vince pochissimi duelli aerei con Sutalo e soprattutto continua a non incidere in zona gol. Nel primo tempo spedisce fuori due conclusioni, nella ripresa – in fuorigioco – si divora un gol sul tap-in dopo un mancino di Tchaouna e non riesce a gonfiare la rete neppure quando viene lanciato in campo aperto a tu per tu col portiere. Deve lavorare tanto, il cosiddetto killer-instinct continua a mancargli tremendamente. Lo rivedremo a Lecce.
BARONI 7,5 – Per la prima volta in stagione soffriamo davvero tanto, ma avevamo di fronte una squadra forte che sa giocare a calcio. Anche oggi, però, ha dato fiducia alla sua Lazio europea, e siamo andati a fare tre gol ad Amsterdam pur con tante rotazioni. In settimana si era sbloccato Noslin, ora stanno crescendo anche Dele-Bashiru e Tchaouna. 16 punti su 18 in Europa sono tantissimi, abbiamo sfatato anche il tabù legato alle trasferte. Due parole: solo applausi.