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Lazio, Fabiani: “Mercato poco attento ai tifosi? Altri all’aeroporto, noi laziali più sofisticati…”

Nel giorno di presentazione di Gigot e Dia, dalla pancia del centro sportivo di Formello è intervenuto il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani, che ha commentato la chiusura della campagna abbonamenti elogiando i tifosi biancocelesti. Il direttore sportivo ha risposto alla seguente domanda di Niccolò Faccini, della redazione di Lazialità.

Buon pomeriggio, direttore. Lei sa che nel calcio ci sono i tifosi. I tifosi della Lazio hanno dato un’ottima risposta nella campagna abbonamenti. Non sente di aver fatto troppo poco per i tifosi? In estate ci sono stati tanti calciatori accolti dall’entusiasmo negli aeroporti, e il laziale ha visto andare via tante bandiere, dagli allenatori (Sarri, Tudor) ai giocatori (Luis Alberto, Anderson, Immobile)…

Ti ringrazio per la domanda, mi dà la chance di rispondere a una cosa che mi ero dimenticato. Ringrazio 28.200 volte i tifosi per gli abbonamenti. Questo significa che si va oltre le critiche. Il tifoso laziale non ti abbandona mai nel bene e nel male, per questo li ringrazio ancora una volta, anche pubblicamente. I tifosi quest’estate non avranno accolto giocatori a Fiumicino, ma si sono trasferiti all’Olimpico, mi è bastato vedere il colpo d’occhio che c’era contro il Milan per capire che i laziali non hanno abbandonato la squadra. Poi, per risponderti, dico che tra qualche anno smetterò con il calcio e mi piacerebbe fare un dibattito per parlare del ruolo, per spiegare tante cose che non sapete, come io non conosco i segreti del vostro mestiere. Giocatori accolti all’aeroporto? Ho visto scene…non me la fare dire questa…diciamo che noi laziali siamo più sofisticati.

Un’altra cosa. Come spiega l’acquisto di Gigot per sostituire Casale, dato che in estate si era parlato molto di ringiovanimento e di non acquistare over-30?

Vero, avevamo parlato di questa necessità di ringiovanire. Ma il mercato è fatto di opportunità. Con Gigot, che, ripeto, aveva richieste da compagini che faranno la Champions League, abbiamo trovato le caratteristiche che ci servivano. Lui parlava di Cannavaro come riferimento, ma lui è un un incrocio tra Cannavaro e Gentile, ‘cattivo’ come un aspide”. Abbiamo colto l’opportunità.

Un’ultima cosa: ci spiega la valutazione fatta sul centrocampo? I due centrocampisti sono i calciatori che hanno corso di più nelle tre gare della Lazio. Lo scorso anno Vecino e Rovella, in due, hanno giocato 8 gare per 90 minuti, e Castrovilli soltanto una, per cui immagino un inserimento graduale e prudente. A livello numerico la squadra è corta…

La domanda è corretta, i dati che riporti e le osservazioni sono esatte, ma in parte poco pertinenti, perché chi ha giocato meno lo scorso anno, ora può giocare di più, viste le partenze. Poi, ripeto, esiste la lista bloccata. Dal momento in cui devi prendere un over per toglierne un altro, diventa difficile. Ci fosse stato un 2002 o un 2003 adatto, lo avremmo preso, e non ci tireremo indietro a gennaio. Io credo che la Lazio stia bene così, è coperta. Diamo fiducia a Castrovilli, che in carriera ha già fatto diversi ruoli, anche l’esterno d’attacco. Dove non eravamo tranquilli, e non lo eravamo neanche lo scorso anno, era il reparto difensivo. 

N.F.

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