Lazio, Fabiani: “Dette tante fesserie. Guendouzi rimane, non vogliamo smantellare la squadra”

Nell’odierna mattinata, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel Angelo Mariano Fabiani. Il ds della Lazio ha voluto chiarire alcuni aspetti sulla situazione della società biancoceleste, senza peli sulla lingua.

Di seguito le sue dichiarazioni.

“Bisogna prendere le parole giuste e decontestualizzare. Spesso sento dire che la Lazio non è voluto andare in Champions perché doveva pagare i premi. Io a questo punto voglio dire, se uno mette un premio per il raggiungimento di un obiettivo, vuol dire che ci vuole arrivare o no? Qualcuno si diverte a mettere zizzania, molta gente secondo me non può parlare di calcio. Per parlare bisogna essere preparati altrimenti è meglio stare zitti. Guendouzi e Tudor? Guendouzi è un giocatore della Lazio, rimane qui. Quando abbiamo preso Tudor, sapeva benissimo che lui era un giocatore della Lazio nonché diventato beniamino dei tifosi, non ci passa neanche per l’anticamera del cervello di smontare una squadra e mandare via giocatori, chi più chi meno, hanno dato il loro contributo. Ricordo che quando abbiamo perso mister Sarri, persona straordinaria che ha gettato la spugna, è stato difficile e ci siamo trovati davanti ad un momento particolare e a dover scegliere. Come fai sbagli: se prendi un traghettatore poi ti dicono che dovevi prendere già un nuovo tecnico; se prendi un nuovo tecnico ti dicono che era meglio un traghettatore. Tudor quando è arrivato sapeva la rosa a disposizione. Vorrei dire che bisogna avere fiducia delle persone che lavorano in questo campo, anche perché se io dovessi sbagliare sarei il primo a fare un passo indietro, sono al servizio della società e dei tifosi e non sono attaccato alla poltrona. Il mercato è sempre lo stesso, chi dice che il primo giorno di ritiro tutte le squadre hanno già la rosa pronta dice solo baggianate. La squadra non verrà smontata, questo però non significa che se arriva un’offerta per Guendouzi piuttosto che per altri giocatori, allora la società non farà le sua valutazioni. Ripeto, quando Tudor è venuto qui sapevo benissimo la rosa che aveva a disposizione ed ha dato attestati di stima ad alcuni di essi. Siamo riusciti a rimettere in sesto una stagione ed ha qualificarci in Europa, visto che era il minimo che potessimo fare per i tifosi. Altrimenti sarebbe stato un dramma”.