di Niccolò Faccini
La sterilità offensiva della Lazio non è una novità delle ultime settimane. 37 gol segnati in campionato sono davvero pochi per i capitolini, che hanno in Ciro Immobile il miglior marcatore stagionale con 10 reti (6 in campionato, 4 in Champions League), seguito da Vecino, Luis Alberto e Zaccagni a quota 4 (3 in campionato, uno a Glasgow con il Celtic). Il dato sorprendente riguarda però le sfide disputate allo stadio Olimpico di Roma. In 15 gare più una (il derby di sabato), cioè 16 gare “casalinghe”, i biancazzurri hanno messo a segno la miseria di 15 reti, di cui si contano due calci di rigore (con Fiorentina e Monza, entrambi realizzati da capitan Immobile) e due autoreti clamorose (di De Ketelaere dell’Atalanta e di Giannetti dell’Udinese). Nei primi cinque campionati europei, tra le squadre ad aver giocato almeno 14 partite tra le mura amiche, hanno fatto peggio soltanto quattro formazioni spagnole della Liga con sole 14 reti siglate (Almeria, Maiorca, Cadice e Rayo Vallecano), l’Empoli e i tedeschi del Colonia (fermi a quota 12 segnature interne), il Celta Vigo con 10 reti e i francesi del Clermont Foot con 9 gol messi a segno in casa in Ligue 1.
I numeri dei calciatori offensivi all’Olimpico, purtroppo, sono impietosi. Nell’impianto casalingo Ciro Immobile ha segnato 2 reti su rigore e nessuna su azione in questa Serie A. Anche Luis Alberto non ha messo a referto nelle gare disputate a Roma, lo stesso dicasi per i due “sostituti” di Milinkovic negli scacchieri di Sarri e Tudor: Guendouzi e Kamada non hanno mai trovato la via del gol allo stadio Olimpico tra campionato ed Europa. Dal canto suo, Pedro ha segnato un solo gol all’Olimpico (al Cagliari), come Felipe Anderson (al Lecce) e Zaccagni (al Torino). Insomma, chi ha fatto meglio tra i calciatori sopra citati ha segnato gli stessi gol (uno) messi a segno da Patric, non propriamente un goleador. Lo spagnolo, infatti, ha segnato il 3-1 al Frosinone lo scorso 29 dicembre. Le cose migliorano davvero di poco se si allarga il raggio d’azione a Castellanos e Isaksen, che all’Olimpico hanno segnato entrambi 2 sole reti: il primo ad Atalanta e Frosinone, il secondo a Frosinone e Bologna. Il “Taty”, perlomeno, si è sbloccato in trasferta (sempre a Frosinone), mentre il danese ex Midtjylland non ha mai gonfiato la rete lontano dalla Capitale.
N.F.