Lazio, Tudor: “Io innamorato dei miei calciatori, domani dobbiamo forzare la bellezza”

A poco più di 24 ore dal derby della Capitale, Roma-Lazio, previsto per le 18 di sabato 6 aprile allo Stadio Olimpico ha parlato direttamente dalla sala stampa del centro sportivo di Formello il mister biancoceleste Igor Tudor.
Di seguito le sue dichiarazioni:

Che Lazio servirà domani per giocare un grande derby?

“Una Lazio giusta in tutte le cose, testa, cuore e gambe. Sarà una partita sentita ma bisognerà fare bene”.

Che rapporto ha con i derby?

“Ne ho fatti diversi con Marsiglia e Galatasaray anche. Mi piacciono queste partite importanti ma é vero che alla fine sono partite e basta. Ti devono dare qualcosa di più sicuro ma senza perdere la testa, giusto avere agonismo ma sempre con rispetto dell’avversario”.

Cosa si aspetta della squadra rispetto alle due gare con la Juve?

“Queste 3 partite in 7 giorni con pochi allenamenti in mezzo dobbiamo prepararci per bene. Ogni tanto mettiamo qualcosina e siamo sulla strada giusta, i giocatori sono convinti, serve solo del tempo per crescere”.

Un giudizio su De Rossi?

“Ha reso la Roma diversa e interessante. Il suo modo di giocare è giusta per i giocatori che ha, ha fatto un ottimo lavoro”.

Che derby sarà?

“Un derby difficile, due squadre che vogliono avere la palla tra i piedi e già questa è una cosa bella. Spero che i tifosi si divertano, spero ovviamente di vincere”.

La Lazio proverà a vincere il derby giocando alla Tudor?

“Non posso parlarne apertamente, è una cosa strategica come la affronteremo domani. Ci sono momenti e momenti in partita per valutare, per essere furbi, per non rinunciare a cosa sai fare ma non dico nulla”.

Sta percependo come la città vive il derby?

“Non ho ancora visitato il centro città e ho vissuto abbastanza isolato fino ad ora, capisco però l’importanza per la città. A me piacciono queste partite, non vedo l’ora inizi”.

Andare oltre i moduli sarà una caratteristica permanente nella sua Lazio?

“Io inizio a lavorare partendo da quello che sia il mio calcio, poi piano piano si aggiungono cose. Lo stile deve essere sempre uguale ma i numeri e i sistemi c’entrano fino ad un certo punto”.

Luis Alberto per lei è più adatto a giocare davanti?

“Sì, infatti ha giocato dietro a Ciro. Ogni tanto si abbassa perché vuole toccare tanti palloni e anche per questioni tattiche”.

Pensa di avere giocatori unici in questa squadra? È l’ultima chance per l’Europa?

“Sicuramente è importante per l’Europa, ultima o non ultima sono esagerazioni che non amo usare. Per me i miei giocatori sono sempre unici, i più forti”.

Lei è soddisfatto offensivamente nonostante 1 solo gol segnato?

“Non abbiamo giocato contro una squadretta con giocatori scarsi, abbiamo sfidato la Juventus. Non posso dire dopo due gare di essere soddisfatto, abbiamo fatto tanto ma dobbiamo migliorare, ci vorranno tempo e allenamenti”.

Quanto pensa che possa influire l’arbitraggio nel derby?

“Nessuno spero, ormai non si parla di un arbitro solo ma di almeno due e spero facciano bene”.

Che messaggio vuole mandare ai tifosi?

“Un messaggio di positività, di darci supporto come sempre. Noi in campo faremo di tutto per meritarcelo”.

Ha visto qualche giocatore più adatto al suo tipo di calcio?

“Domanda giusta ma non so darle ancora una risposta. In questa gara serve vedere tutto anche la rifinitura di oggi”.

Quanto deve migliorare la squadra nel non disunirsi nei momenti di difficoltà?

“È un qualcosa di mentalità e ogni allenatore ci lavora, ci vuole tempo e lavoro. Poi conta la qualità dei giocatori anche ma il mio obiettivo è far dare il massimo a tutti a prescindere dalla vittoria o dalla sconfitta”.

Ha ricevuto un consiglio per il primo derby?

“Nessun consiglio ancora”.

Kamada può giocare anche davanti?

“Ho parlato tanto di lui e con lui, con la Juve ha dato tutto pur non giocando tanto quest’anno. Lui mi piace, può giocare ovunque essendo completo”.

Un punto sull’infermeria?

“Rovella e Pellegrini si sono allenati e li ho visti bene, verranno in panchina domani”.

In questa settimana ha dovuto gestire le emozioni della squadra o caricarla a dovere?

“I giocatori sono già focalizzati sulla gara e questo va bene, delle mie di emozioni si parlerà dopo”.