Serie A, il resoconto della 27′ giornata: Okafor e Di Bella condannano la Lazio. Un Euro-Bologna sogna in grande. Il Napoli stende la Juventus…e l’Inter ne approfitta

In archivio la giornata numero 27 di Serie A TIM. Il turno appena concluso si è aperto venerdì 1 marzo con la partita tra Lazio e Milan, terminata 1-0 per gli ospiti. Sabato invece in campo Udinese-Salernitana 1-1 (15:00), Monza-Roma 1-4 (18:00) e, alle 20:45, Torino-Fiorentina 0-0.

Domenica di Serie A introdotta dal match delle 12:30 tra Hellas Verona e Sassuolo, conclusa 1-0 per i padroni di casa. Alle 15:00 Frosinone-Lecce 1-1 e Empoli-Cagliari 0-1. Alle 18:00 il Bologna espugna 2-1 il campo dell’Atalanta mentre, alle 20:45, vittoria 2-1 del Napoli sulla Juventus.

Giornata terminata lunedì 4 marzo, con il match tra Inter e Genoa, 2-1 per i padroni di casa.

LAZIO-MILAN 0-1

Giornata di Serie A che si apre tra le polemiche. Allo Stadio Olimpico di Roma va in scena un vero e proprio scempio arbitrale da parte del direttore di gioco Marco Di Bello. Il fischietto di Brindisi si rende protagonista, se così si può dire, di una prestazione da horror. Gestione della gara che non è rimasta inosservata, soprattutto ai ranghi più altri dell’organizzazione arbitrale, la quale ha deciso di fermare per minimo un mese l’arbitro pugliese: ma andiamo per gradi. La gara si apre subito al 7′ minuto con una buna occasione per la Lazio. Da sviluppo di calcio d’angolo Vecino si inserisce tra le maglie della difesa del Milan e con il mancino devia la palla. La sfera prende una traiettoria particolare e si spegne sul fondo per pochi centimetri. Cinque minuti più tardi, al 12′ di gioco, il primo episodio dubbio: Maignan, in uscita su Castellanos, viene sorpreso da un retro-passaggio del compagno Florenzi. Nel tentativo di fermare il pallone, il portiere francese ostacola la corsa dell’attaccante argentino, facendolo cadere in piena area di rigore. Dopo un breve consulto con la sala VAR, il direttore di gioco Di Bello ordina di riprendere la gara, senza passare per l’on-field review. Il primo tempo si conclude dunque sullo 0-0. Nella ripresa inizia il vero e proprio show. Al minuto 57 Castellanos viene colpito in pieno volto dal centrocampista del Milan Bennacer, l’arbitro Di Bello nota lo scontro ma, nonostante il protocollo preveda lo stop immediato in caso di contatti che riguardino la testa o il volto, lascia giocare. Pellegrini, avendo notato il compagno a terra, cerca di interrompere il gioco ma, in maniera ingenua, si lascia anticipare da Pulisic che gli sradica il pallone dai piedi e costringe il terzino della Lazio all’intervento che costa all’ex Juventus il secondo giallo quindi il rosso: Lazio così in 10. Con i biancocelesti in inferiorità numerica il Milan aumenta i giri di orologio e, al 77′, trova il momentaneo vantaggio (annullato poi per fuorigioco). L’equilibrio dura però solo altri dieci minuti. All’88’ Noah Okafor approfitta di una respinta in area di rigore di Felipe Anderson e batte Provedel per la seconda volta in stagione. Nel finale spazio ancora al Di Bello-Show: che espelle prima Marusic e poi Guendouzi lasciando la Lazio in 8. All’Olimpico vince il Milan, ma la sensazione è che si continuerà a parlare di questa gara per molto tempo. Biancocelesti attualmente noni a 40 punti, Milan terzo a 56. Il Milan è la squadra che ha segnato più gol in questa stagione con giocatori subentrati nei cinque principali campionati europei (13). Nessun giocatore ha segnato più gol partendo dalla panchina di Noah Okafor in questo campionato (quattro, come Lautaro Martinez e il compagno di squadra Luka Jovic) – i rossoneri sono l’unica squadra a contare due giocatori con almeno quattro gol segnati partendo dalla panchina in questa stagione nei cinque principali campionati europei (Noah Okafor e Luka Jovic, appunto). La Lazio ha perso le ultime tre sfide contro il Milan in Serie A, senza mai segnare; in passato era già successo sei volte che i biancocelesti perdessero almeno tre gare di fila contro i rossoneri ma mai restando a secco di gol per tre sconfitte di fila nella competizione.

UDINESE-SALERNITANA 1-1

Sfida salvezza al Bluenergy Stadium di Udine tra Udinese e Salernitana. Le due compagini si giocano in 90 minuti 3 punti che sarebbero fondamentali per il campionato di entrambe. Dieci giri di orologio e gli ospiti sono già in vantaggio: al decimo di gioco infatti Tchaouna si inventa una traiettoria velenosa con il mancino, battendo così un incolpevole Okoye. Pochi minuti dopo l’Udinese trova il gol del pareggio, con l’autorete di Zanoli, ma il VAR interviene e nega la gioia ai padroni di casa. La squadra di Cioffi però non demorde e, nel finale di prima tempo, trova l’1-1 con una splendida rovesciata di Kamara. Nella ripesa la Salernitana avrebbe la possibilità di portasi a casa l’intera posta in palio, considerando soprattutto l’espulsione di Ebosele al minuto 64. Nonostante la spinta finale però la squadra di Liverani deve accontentasi del pareggio. Termina dunque 1-1 la gara di Udine, squadra che dunque si spartiscono un punto che, vedendo la classifica, probabilmente non soddisfa nessuno. Udinese quindicesima a quota 24 punti, Salernitana ultima a 14. Dopo aver vinto tre delle prime quattro sfide contro la Salernitana in Serie A (1P), l’Udinese ha ottenuto tre pareggi e una sconfitta nelle successive tre gare contro i granata nella competizione. Loum Tchaouna è il più giovane giocatore ad avere preso parte ad almeno cinque reti in questa Serie A (cinque – settembre 2003 – frutto di due reti e tre assist). L’Udinese ha raccolto appena 24 punti in queste prime 27 gare in Serie A (3V, 15N, 9P): l’ultima volta che i friulani avevano fatto peggio a questo punto della stagione in Serie A risaliva al 1979/80 (23, 3V, 14N, 10P) – considerando da sempre i tre punti a vittoria. Florian Thauvin ha contribuito a tre reti nelle ultime otto gare in Serie A (2+1) per l’attaccante francese tante partecipazioni quante registrate nelle precedenti 37 nei Top-5 campionati europei.

MONZA-ROMA 1-4

La Roma di De Rossi continua a vincere e convincere. All’U-Power Stadium i giallorossi si impongono per quattro reti ad una sul Monza di Palladino. I padroni di casa iniziano bene, rendendosi più di una volta pericolosi ma a portarsi in vantaggio è la Roma. Al minuto 38 il capitano del club capitolino, Lorenzo Pellegrini, calcia di sinistro dal limite dell’area e sblocca la partita. Nel giro di pochi minuti anche Romelu Lukaku si aggiunge alla festa: al 42′ infatti il centravanti belga sfrutta un assist di Dybala e batte Di Gregorio. Nella ripresa il fantasista argentino, dopo l’assistenza, si rende protagonista di una splendida punizione che regala alla Roma lo 0-3. Nel finale gioia anche per Paredes dal dischetto. Sullo 0-4 il Monza trova il gol della bandiera, grazie ad un grandissimo sinistro dalla distanza di Andrea Carboni. A Monza finisce 1-4 per la Roma, che si porta al quinto posto a quota 47 punti. Brianzoli che rimangono undicesimi a 36. Tra le squadre sfidate almeno tre volte in Serie A, solo contro l’Atalanta (zero) il Monza ha raccolto meno punti che contro la Roma (uno, al pari della Lazio). La Roma è la quarta squadra a tagliare il traguardo delle 1300 vittorie in Serie A – Juventus (1691), Inter (1566) e Milan (1482) le altre. Daniele De Rossi è solo il secondo allenatore capace di vincere ciascuna delle prime tre trasferte di Serie A subentrando alla guida della Roma, dopo Lajos Kovács nel 1932. Tra le sette squadre che il Monza non ha mai battuto nelle sue due stagioni in Serie A, la Roma (1N, 3P) è una delle due che ha già affrontato in quattro occasioni (l’altra è l’Udinese: 3N, 1P).

TORINO-FIORENTINA 0-0

Poco spettacolo e tanta tensione tra Torino e Fiorentina. Allo Stadio Olimpico Grande Torino le due squadre si affrontano in un match dal sapore europeo. Nonostante l’importante posta in palio però, la gara si dimostra fin da subito poco brillante e spumeggiante, con due squadre preoccupate maggiormente a difendersi piuttosto che attaccare. Sono due gli spunti di maggior rilievo nella prima frazione di gioco: al minuto 38 infatti Duvan Zapata trova la rete dell’1-0 ma il VAR nega la gioia del vantaggio al “Toro”. Nel finale di primo tempo ancora brutte notizie per il Torino. In pieno recupero infatti Samuele Ricci commette due falli nel giro di pochi minuti, costringendo l’arbitro ad estrarre in entrambi i casi il cartellino giallo: padroni di casa in 10. Nella ripresa la Fiorentina prova a sfruttare la superiorità numerica, ma i granata fanno muro e impediscono alla viola di trovare la giocata decisiva. A Torino finisce 0-0, tra le polemiche dei padroni di casa e l’amarezza degli ospiti, non capaci di sfruttare un tempo con l’uomo in più. Torino decimo a 37 punti, Fiorentina ottava a 42. Nessuna formazione ha registrato più clean sheets del Torino in gare casalinghe nei top-5 campionati europei 2023/24 (nove, al pari di Bologna, Inter e Nizza). La Fiorentina ha pareggiato due trasferte di fila in Serie A (vs Empoli e Torino) per la prima volta dal maggio 2021 (tre vs Bologna, Cagliari e Crotone in quell’occasione – con Giuseppe Iachini in panchina).

HELLAS VERONA-SASSUOLO 1-0

L’Hellas Verona batte il Sassuolo e guadagna 3 punti fondamenti in ottica salvezza. Allo Stadio Marcantonio Bentegodi i gialloblù si impongo 1-0 sulla squadra di Ballerini (al debutto sulla panchina del club emiliano) e rilanciano le ambizioni salvezza. Gara bloccata fin da subito, complice anche la grande importanza dei 90 minuti. Dopo un primo tempo tutt’altro che emozionante, la gioia veronese si sprigiona tutta nella ripresa. Al minuto 79 il centrocampista del Sassuolo Henrique perde un pallone velenoso ad altezza metà campo, Bonazzoli ne approfitta e lancia a tu per tu con turati il polacco Swiderski. L’attaccante del Verona, arrivato nel mercato di gennaio, si presenta davanti all’estremo difensore neroverdi e, con un mancino lento ma preciso, lo spiazza: è 1-0 Hellas Verona. Nel finale per i padroni di casa è regolare amministrazione, con un Sassuolo scarico, demotivato e mai pericoloso. Verona che si rilancia così al diciassettesimo posto, a quota 23 punti. Sassuolo diciannovesimo a 20. Il Sassuolo per la prima volta ha incassato sei ko di fila fuori casa nella loro storia nella massima serie. Quattro delle cinque vittorie ottenute dal Verona in questo campionato sono arrivate in casa, incluse tutte le ultime quattro. L’Hellas Verona è rimasto imbattuto in sette delle ultime otto partite giocate in casa in Serie A (3V, 4N, 1P). Nelle ultime otto giornate di campionato il Sassuolo ha raccolto appena un punto (7P), meno di qualsiasi altra formazione in Serie A – considerando il girone di ritorno sarebbe ultimo in classifica.

FROSINONE-LECCE 1-1

Al Benito Stirpe finisce 1-1 tra Frosinone e Lecce. Il primo tempo si svolge su un sostanziale equilibrio, spezzato al 46, quando il centravanti marocchino ex Bari e di proprietà del Napoli, Cheddira, porta i padroni di casa in vantaggio 1-0. Nella ripresa il Lecce reagisce allo svantaggio e agguanta il pareggio: al minuto 61 infatti Cerofolini, portiere del Frosinone, stende in area di rigore Kristovic e manda così i salentini sul dischetto. Dagli 11 metro lo stesso attaccante macedone colpisce il palo ma la palla sbatte sulla schiena del portiere che in colpevolmente devia la sfera in rete. Al 72′ il Frosinone avrebbe anche la possibilità di tornare in vantaggio, ma il gol di Brescianini viene annullato causa fuorigioco del centrocampista stesso. Finisce dunque 1-1 la sfida tra le due squadre, dopo sei minuti di recupero. Frosinone attualmente sedicesimo a quota 24 punti, Lecce tredicesimo a 25. Solo l’Udinese (15) ha pareggiato più partite del Lecce (10, al pari del Torino) in questa stagione di Serie A. Considerando le squadra attualmente nella seconda metà della classifica in Serie A, il Frosinone è quella che ha segnato più reti in questo campionato (35). Nel 2024 solo la Salernitana (due) e il Sassuolo (quattro) hanno guadagnato meno punti di Frosinone e Lecce in Serie A: entrambi cinque, con una vittoria, due pareggi e sei sconfitte in nove match.

EMPOLI-CAGLIARI 0-1

Il Cagliari sbanca il Carlo Castellano e rilancia prepotentemente le sue ambizioni salvezza. Nella prima frazione di gioco è però l’Empoli a farsi preferire. Al minuto 17 l’ex Atalanta Cambiaghi calcia dal centro dell’area di rigore ma la sua conclusione si infrange sul palo, sulla ribattuta poi Maleh non è abbastanza abile a battere Scuffet. Nel finale di primo tempo spazio anche al Cagliari, con Lapadula che si vede parare un ottimo colpo di testa da Caprile. Nella ripresa l’Empoli sembra trovare l’episodio giusto, con Cacace che devia in rete una respinta di Scuffet. Dopo un check al VAR però la rete della statunitense viene annullata per fuorigioco: si resta così sullo 0-0. Il momento chiave della gara avviene al 69′: cinque minuti dopo la rete annullata ai padroni di casa è il Cagliari a portarsi in vantaggio, grazie alla prima gioia stagione di Jankto che approfitta di una respinta di Capirle su un tiro di Nandez e porta avanti la squadra di Ranieri. Nel finale il Cagliari difende bene rischiando solamente al 96′, quando Scuffet si fa trovare pronto su un colpo di testa di Pezzella. Empoli che rimane così al quattordicesimo posto con 25 punti, Cagliari diciottesimo a 23. Il Cagliari è tornato a vincere una gara in trasferta in Serie A per la prima volta dal 27 febbraio 2022 (2-1 vs Torino), la squadra sarda era una delle tre (assieme a Lecce e Frosinone) a non aver trovato ancora la vittoria in gare esterne in questo campionato. Il Cagliari ha battuto Empoli in Serie A per la prima volta dal 14 maggio 2017 (3-2) con Massimo Rastelli in panchina, dopo una serie di cinque gare senza successi contro i toscani. Entrambe le sfide in cui l’Empoli non ha segnato nelle nove gare casalinghe giocate contro il Cagliari in Serie A, ha sempre perso poi la partita, la prima  il 25 ottobre 2014 (0-4) quando sulla panchina dei sardi sedeva Zdenek Zeman.

ATALANTA-BOLOGNA 1-2

Sfida ad alta quota tra Atalanta e Bologna. Al Gewiss Stadium di Bergamo la squadra di Gasperini affronta quella di Thiago Motta, in un vero e proprio spareggio Champions League. Inizio di partita subito su ritmi elevati con le due compagini che dimostrano di essere tra le squadre più in forma del campionato. E al minuto 28 però il primo episodio della partita: Zappacosta, servito molto bene da De Ketelaere, entra in area di rigore e incrocia di destro. Il tiro dell’esterno ex Torino viene respinto da Skorupski che poi non non può far nulla sul tap-in vincente di Lookman. L’attaccante nigeriano porta così in vantaggio i padroni di casa. La ripresa Thiago Motta cambia le carte in tavola sostituendo ben tre calciatori. I cambiamenti si fanno vedere e al 57º Saelemakers, atterrato da Koopmeiners, si guadagna un calcio di rigore. Dal dischetto un freddissimo Zirkzee riporta il risultato in parità. La furia del Bologna però non si placa e tre minuti più tardi, al 61′, Ferguson approfitta di una respinta della difesa della “dea” e dal limite dell’aria fa partire un destro preciso che batte Carnesecchi: è 2-1 Bologna. nNel finale l’Atalanta cerca di spingersi in avanti senza però creare troppi pericoli alla retroguardia bolognese. Al Gewiss Stadium finisce 2-1 gli ospiti, che ora possono sognare sempre più grande. Atalanta sesta a quota 46 punti, Bologna che invece vola al quarto posto a quota 51. Il Bologna ha vinto le ultime tre partite di campionato contro l’Atalanta, l’ultima volta era accaduto nel periodo tra il 1962 e il 1963 con Fulvio Bernardini allenatore. Il Bologna ha inoltre vinto le ultime sei partite in campionato, gli emiliani hanno ottenuto almeno sei successi di fila solo altre due volte nella loro storia in Serie A: sei tra aprile e maggio 1967 con Luis Carniglia allenatore e 10 tra il novembre 1963 e il febbraio 1964 con Fulvio Bernardini alla guida. Il Bologna ha raccolto 14 vittorie nelle prime 27 giornate di un singolo torneo di Serie A per la prima volta dal 1965/66 (15 in quel caso). Joshua Zirkzee (10 gol nel 2023/24) è solo il secondo giocatore straniero ad andare in doppia cifra di gol in una singola stagione prima di compiere 23 anni nella storia del Bologna in Serie A (esclusi oriundi), dopo Harald Nielsen (21 nel 1963/64 e 19 nel 1962/63).

NAPOLI-JUVENTUS 2-1

La cura Calzona inizia a dare i suoi frutti. Dopo i pareggi con Cagliari e Barcellona, e la larga vittoria 6-1 contro il Sassuolo, il Napoli batte anche la Juventus e si rilancia in zona europea. Nella prima frazione di gioco però è la squadra di Allegri a farsi preferire maggiormente. I bianconeri infatti mettono in apprensione più volte la retroguardia di campioni d’Italia in carica soprattutto con Vlahović, ad un passo dal goal in almeno tre circostanze diverse. Nonostante il buon avvio del club torinese e però il Napoli a portarsi in vantaggio. Al minuto 42 Di Lorenzo propone un cross in area di rigore, Bremer cerca di allontanare di testa ma serve il pallone a Kvaratskhelia che, con una conclusione volo di destro, batte sul primo palo Szczęsny. Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia. La Juventus crea diverse occasioni (la più grande il 53′ con Cambiaso), ma riesce a pareggiare solo al minuto 81. A 9 dalla fine infatti un diagonale potente di Federico Chiesa, che si insacca all’angolino basso, riporta il risultato in parità. Quando ormai il pareggio sembrava l’esito più probabile però Osimhen viene atterrato in area di rigore a seguito di un contatto con Nonge. Dopo un consulto con il VAR, l’arbitro Mariani assegna rigore per il Napoli. Dal dischetto Osimhen si lascia il ipnotizzare da Szczęsny ma, sulla respinta, Raspadori è il più lesto ad arrivare e, con il mancino, infila il portiere polacco: è 2-1 Napoli. Al 92º la Juventus avrebbe l’opportunità di pareggiarla ma Rugani spedisce alto un pallone a pochi metri dalla porta di Meret. Allo Stadio Diego Armando Maradona non c’è più tempo, il Napoli 2-1. I partenopei si lanciano così al settimo posto in classifica con 43 punti Juventus che resta invece seconda a 57. Il Napoli ha vinto cinque sfide casalinghe di fila contro la Juventus per la prima volta nella sua storia in Serie A. La Juventus ha perso cinque trasferte di fila contro una singola avversaria in Serie A per la prima volta dalla striscia di sei contro la Fiorentina nel periodo tra il 1960 e il 1964. Il Napoli ha vinto due partite di fila in Serie A per la prima volta dallo scorso settembre, contro Udinese e Lecce in quel caso. La Juventus ha subito gol in tutte le ultime sei partite di campionato, i bianconeri non registrano una striscia più lunga di match consecutivi con gol al passivo in Serie A dal periodo tra aprile e maggio 2022 (otto in quel caso).

INTER-GENOA 2-1

l’Inter si sbarazza nel primo tempo del Genoa e chiude virtualmente il discorso scudetto. A San Siro i ragazzi di Simone Inzaghi affrontano i rossoblù di Gilardino nel posticipo della 27ª giornata di serie A. Complice anche la sconfitta della Juventus a Napoli, la gara del Meazza assumeva fin da subito un’importanza rilevante per i nerazzurri. Nonostante una prima mezz’ora complicata, i padroni di casa riescono a trovare il goal del vantaggio dopo 30 minuti grazie alla rete di Asllani che, servito molto bene da Sanchez, nell’uno contro uno batte Martinez. Otto minuti più tardi lo stesso attaccante cileno, protagonista nel primo gol con un assist, realizza dagli 11 metri il calcio di rigore che permette all’Inter di andare sul doppio vantaggio (37° gol in Serie A per Alexis Sánchez, che raggiunge così Arturo Vidal al secondo posto della classifica dei migliori marcatori cileni nella storia del torneo, dietro solo a Mauricio Pinilla, 47). Il primo tempo si conclude dunque 2-0 per la squadra di Inzaghi. Nonostante sembrasse una partita dall’esito già scritto, il Genoa rientra bene in campo nella seconda frazione di gioco e, al 54′, riapre la partita grazie a Vasquez. Al 66′ gli ospiti trovano anche il goal del 2-2 Vitinha ma la rete viene annullata a causa di una posizione irregolare dell’attaccante portoghese. Nel finale il Genoa ci prova ma senza essere veramente pericoloso e, dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro Ayroldi fischia la fine del match. A San Siro è ancora l’Inter a vincere. I nerazzurri di Inzaghi si portano così a +15 dal secondo posto e mettono un’ipoteca sullo scudetto. Inter sempre più prima quota 72, Genoa dodicesimo 33. 300ª panchina in Serie A per Simone Inzaghi, che è anche l’allenatore con più successi entro lo stesso numero di gare nella storia della competizione: 179 (superate le 172 vittorie di Carlo Ancelotti e le 171 di Massimiliano Allegri). L’Inter ha raccolto 72 punti in questo campionato; questa è solo la quarta occasione nella storia della Serie A in cui una squadra totalizza così tanti punti dopo le prime 27 gare stagionali, dopo la stessa Inter nel 2006/07 (73), la Juventus nel 2013/14 (72) e nel 2018/19 (75).

La prossima giornata di Serie A si aprirà venerdì 8 marzo alle ore 20:45 con la sfida tra Napoli e Torino. Sabato 9 marzo proseguirà con Cagliari-Salernitana e Sassuolo-Frosinone entrambi alle ore 15:00, Bologna-Torino alle 18:00 e Genoa-Monza alle 20:45. Domenica che si aprirà invece alle 12:30 con Lecce- Hellas Verona e continuerà con Milan-Empoli 15:00, Juventus-Atalanta alle 18:00 e Fiorentina-Roma alle 20:45. La 28ª giornata sarà infine conclusa dal posticipo di lunedì 11 marzo tra Lazio e Udinese alle 20:45.

CLASSIFICA

INTER 72

JUVENTUS 57

MILAN 56

BOLOGNA 51

ROMA 47

ATALANTA 46

NAPOLI 43

FIORENTINA 42

LAZIO 40

TORINO 37

MONZA 36

GENOA 33

LECCE 25

EMPOLI 25

UDINESE 24

FROSINONE 24

HELLAS VERONA 23

CAGLIARI 23

SASSUOLO 20

SALERNITANA 14