Al termine della partita tra Torino e Lazio, terminato 0-2 per i biancocelesti con i gol di Guendouzi e Cataldi, il centrocampista italiano è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale della società.
Di seguito le sue dichiarazioni.
-SUL MOMENTO DELLA SQUADRA: “Segnare è stato bello, non facendo gol così spesso mi è venuto naturale andare a esultare insieme ai tifosi. A parte il gol sono contento del risultato, adesso ci concentriamo per Firenze. Sono stati giorni complicati perché c’è stato dispiacere per la prestazione contro il Bologna dove nel primo tempo avremmo meritato di più, poi è subentrata un po’ di stanchezza fisica e mentale e abbiamo perso una gara che non era da perdere. Sono certo però che se siamo quelli di domenica e di queste ultime settimane ce la giocheremo fino alla fine a prescindere dall’avversario. La Lazio c’è per la corsa Champions perché ci deve essere, dobbiamo lottare per questi obiettivi non ci nascondiamo. Non è facile perché ci sono molte squadre in lotta ma penso che ce la possiamo giocare fino alla fine e sono convinto che ce la faremo”.
-SUL GOL: “Arrivare al tiro per me non è semplice, noi partiamo dal basso quindi è difficile arrivare negli ultimi 25 metri con lo spazio per la conclusione. Ci manca ancora un po’ di palleggio nella metà campo avversaria, in alcune situazioni non dobbiamo forzare la giocata, nel primo tempo ci è mancato soprattutto questo. Quando ci avviciniamo all’area e non troviamo sbocchi la soluzione da fuori può essere buona”.
-SU GUENDOUZI: “Guendouzi? Mattéo non penso sia l’ultimo arrivato, è giovane ma ha già tanta esperienza. Normale che si inserisca in maniera più rapida, non a caso ha giocato in piazze importanti. Ci da l’esperienza e un po’ di gamba che per caratteische a volte manca al mostro centrocampo. Ci da anche un po’ di follia e spensieratezza nello spogliatoio che non guasta mai”.