Il 18 gennaio 1977 moriva all’età di 28 anni Luciano Re Cecconi, storico calciatore della Lazio che vinse lo scudetto del 1974 sotto la guida di Tommaso Maestrelli. Una tragedia avvenuta in via Nitti, traversa di Corso Francia, a Roma. Quella sera “Cecco” era in compagnia di Giorgio Fraticcioli e del suo compagno di squadra Pietro Ghedin, quando decise di inscenare uno scherzo fingendo una rapina in una gioielleria. Re Cecconi, famoso per i suoi tratti somatici e il capello biondo, pensava che il titolare della gioielleria l’avrebbe riconosciuto. Purtroppo non fu così, e il tragico scherzo terminò con un colpo di pistola nel petto del calciatore laziale. La scomparsa dell’angelo biondo arriva in un momento in cui l’ambiente biancoceleste era ancora scosso per la morte di Tommaso Maestrelli, scomparso solamente un mese prima, il 2 dicembre 1976 per un cancro al fegato.
Arrivato alla Lazio nel 1972 grazie proprio a Tommaso Maestrelli che lo aveva già allenato al Foggia, Luciano indossò 109 volte la maglia biancoceleste segnando anche 6 gol, tra cui uno dei più importanti della stagione dello scudetto il 30 dicembre 1973, quando grazie a un suo gol allo scadere del secondo tempo la Lazio riuscì a battere il Milan per 1-0.
Morendo a soli 28 anni, Re Cecconi lasciava la moglie Cesarina, la figlia Francesca di pochi mesi e il figlio Stefano di due anni.