Che la formula della Supercoppa italiana in Arabia abbia delle lapalissiane contraddizioni – e controindicazioni – appare abbastanza evidente, su tutti all’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri. “Mi sembra molto un: ‘Prendi i soldi e scappa’. La partita più vista da 120 anni a questa parte è la finale di FA Cup, e si gioca da sempre nello stesso impianto (a Wemble, ndr)”, tuonava in conferenza il tecnico toscano originario di Napoli. Le condizioni climatiche che hanno accolto la Lazio sono chiaramente opposte alle temperature della Capitale. L’estate di Riyad era un fattore già noto alla società capitolina, ma nella giornata odierna è un altro il grattacapo che ha rischiato di rovinare i piani alle aquile. Maurizio Sarri è infatti letteralmente furioso per motivi logistici. Infatti, a seguito del primo allenamento di giornata, la Lazio è rimasta imbottigliata nel traffico di Riyad, città letteralmente paralizzata in queste ore. Così, il ritardo imporrà un riposo pomeridiano procrastinato e un lieve cambiamento della tabella di marcia, sgradito al mister, fortemente irritato dalla situazione. Sarri dovrà “resistere” ancora un po’, e i tifosi della Lazio si augurano che la squadra non torni nella Capitale prima del 23 del mese: significherebbe quantomeno essere arrivati alla finalissima del trofeo contro una tra Napoli e Fiorentina.