Quest’oggi la Lazio e tutta la tifoseria laziale stanno festeggiando il 124° anniversario della fondazione della Prima Squadra della Capitale.
Correva il 9 Gennaio 1900 quando a Piazza della Libertà Luigi Bigiarelli e gli altri otto “Padri Fondatori” ebbero la grande idea di dar vita ad una società sportiva eccezionale, che nei decenni successivi avrebbe scolpito a caratteri cubitali il proprio nome nella storia del calcio e dello sport italiano ed europeo.
Proprio la questione della scelta del nome “Lazio”, negli ultimi anni, ha suscitato nemerosi dibattiti, per lo più pretestuosi e strumentali, singolarmente sottesi e finalizzati a capire perché i nove fondatori non scelsero il nome “Roma” in rappresentanza della Capitale d’Italia.
Le stravaganti e peregrine tesi medio tempore propinate da pseudo-storici, propagandieri della parola e romanzieri della lazialità, costantemente alternatesi negli ultimi lustri, sono state sostanzialmente le seguenti:
1) non poterono chiamarla “Roma” perché all’epoca la normativa non consentiva l’uso della denominazione comunale, ma tale assunto è stato smentito sia dall’assenza di qualsivoglia disposizione in merito, che dall’evidenza che tra fine ‘800 ed inizio ‘900 nacquero la “Società Ginnastica Roma”, lo “Sporting Club Roma” ed il “Foot Ball Club Roma”;
2) non poterono chiamarla “Roma” perché tale denominazione era già stata utilizzata da altri club, ma è del tutto evidente che se i nostri “Padri Fondatori” lo avessero voluto, avrebbero certamente potuto fondare la “Società Podistica Roma” poiché nessun sodalizio sportivo del tempo aveva questo nome;
3) scelsero il nome “Lazio” preferendo il nome della Regione, che includeva la Città di Roma, ma anche tale tesi risulta di pura fantasia perche in Italia le regioni sono state previste per la prima volta dalla Costituzione del 1948 e sono state successivamente istituite con la Legge n. 281/1970. Quel che non non hanno capito o non vogliono capire i detrattori dei colori biancazzurri è che Luigi Bigiarelli & Co. adottarono il nome “Lazio” per scelta, una scelta precisa e voluta, con cui intesero imprimere alla loro “creazione” un legame indissolubile, non tanto con l’antico termine “Latium” che più o meno segnava il perimetro in cui poi sorsero Roma ed i suoi sobborghi, ma piuttosto collegato agli antichi valori della “Latinitas” che furono i caposaldi della Civiltà Latina e della successiva fondazione della Citta Eterna.
Se tale prospettazione fino ad oggi poteva anch’essa esser ritenuta soltanto una “tesi”, ora finalmente non più, grazie al rinvenimento del quindicinale “Il Lazio” – Organo della Società Podistica Lazio – poiché in un editoriale dell’edizione del 5 Gennaio 1924, alloquando ad eccezione di Luigi Bigiarelli erano ancora in vita tutti i “Padri Fondatori”, nonché i “Pionieri” della seconda generazione quali Olindo Bitetti, Bruto Seghettini e Sante Ancherani, fu messo nero su bianco che:
“la nostra Società, che non invano ha il nome della culla di Roma, raccoglie, custodisce, coltiva le memorie e i valori spirituali del passato ed educa con essi le forze giovani perché, nelle pugne nuove, raccolgano palme degne della gloria antica. E ancora nel tempo ci rivedremo su queste verdi fatali sponde per rinnovare il patto di concordia e di fede”.
Roma, 9 Gennaio 2024
Avv. Gian Luca Mignogna.
Fonte: laziostory.it