Lazio-Inter 0-2: Lautaro e Thuram stendono i biancocelesti

Allo Stadio Olimpico di Roma, l’Inter capolista affronta la Lazio. Un’occasione per i nerazzurri di allungare sulla Juventus, fermata al Luigi Ferraris contro il Genoa sul risultato di 1-1.
Scelta tattica a sorpresa da parte di Maurizio Sarri, che opta Kamada dal 1’ lasciando in panchina Luis Alberto. Per il resto classico 4-3-3 con Provedel, Marusic, Gila, Casale e Lazzari in difesa, centrocampo completato da Rovella vertice basso e Guendouzi mezzala di destra, infine tridente con ali Zaccagni ed Anderson a supporto di Immobile. Consueto 3-5-2 invece per Simone Inzaghi: Sommer tra i pali, Bisseck, Acerbi e Bastoni i centrali, Darmian e Dimarco gli esterni del centrocampo completato da Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella con Thuram e Lautaro davanti.

Dopo un ricordo pre-partita dedicato a Sinisa Mihajolovic, venuto a mancare un anno fa, il direttore di gara Maresca dà inizio alla sfida.
Al 4’ Casale chiude Thuram in scivolata dopo una conclusione a rete del francese.
La Lazio risponde con il tentativo al volo di Kamada, che però viene deviato in calcio d’angolo. Biancocelesti che conducono il gioco nel primo quarto d’ora, con i nerazzurri chiamati a difendere e provare la ripartenza in contropiede. Al 17’ nuova occasione per il giapponese della Lazio, che questa volta trova i guanti in presa sicura di Sommer.
I nerazzurri reclamano per un fallo di mano in area da parte di Gila, ma il controllo del difensore spagnolo avviene prima con la coscia e poi con il braccio.
Al 22’ Immobile manca l’appuntamento col il gol sul cross di Guendouzi, bloccato ancora da Sommer. Il capitano dei biancocelesti ci prova qualche minuto dopo di testa, ma non inquadra la porta dopo l’ottimo cross di Zaccagni sul secondo palo.
L’Inter si rifa viva dalle parti di Provedel pochi minuti dopo, con Thuram che da dentro l’area calcia di potenza a giro ma non inquadra la porta. Ancora i nerazzurri con Calhanoglu, il quale va alla conclusione sugli sviluppi di un calcio di punizione rimediato da Bisseck.
È il preludio al gol della squadra di Simone Inzaghi che arriva dopo un clamoroso errore di Marusic, che passa il pallone all’indietro verso Provedel senza accorgersi però della presenza di Lautaro Martinez: il capitano nerazzurro si impossessa della sfera, aggira il portiere e segna a porta semi-vuota nonostante il recupero difensivo di Gila e Kamada. Una follia da parte del terzino montenegrino che permette al numero 10 argentino di realizzare la quindicesima marcatura del suo campionato.
Nel recupero, l’Inter prova a sfondare sulla fascia sinistra con Dimarco alla ricerca dell’immediato raddoppio, la difesa della Lazio riesce a salvarsi in angolo. Si va a riposo sul punteggio di 1-0.

La prima occasione della ripresa se la crea la Lazio con Nicolò Rovella: il centrocampista strappa il pallone di prepotenza a Calhanoglu, si incunea tra due difensori e calcia a tu per tu con Sommer, il quale però gli chiude lo specchio. Altra occasione per i padroni di casa con Kamada che però svirgola completamente con il mancino da buona posizione dopo la sponda Ciro Immobile. Al 61’ giallo per Barella dopo un fallo su Kamada: sugli sviluppi del seguente calcio di punizione, Immobile prova la conclusione al volo ma il tiro è alle stelle. Sarri decide di inserire Luis Alberto al 67’, rilevando il giapponese, ma un minuto dopo l’ingresso dello spagnolo l’Inter trova la rete del raddoppio: su una respinta sbagliata ancora una volta di Marusic, Calhanoglu entra in possesso della sfera e serve Thuram che col mancino calcia rasoterra, battendo Provedel. Il portiere della Lazio evita il 3-0 poco dopo, uscendo bene con il corpo sull’inserimento di Mkhitaryan. Primi cambi anche per Simone Inzaghi: dentro Carlos Augusto e Frattesi per Dimarco e Barella. Per la Lazio invece escono Zaccagni e Rovella per dare spazio a Cataldi e Pedro.

Al 77’ Inzaghi richiama in panchina l’autore del raddoppio, Marcus Thuram, inserendo Marko Arnautovic. Per il francese si tratta della settima marcatura al suo primo anno di Serie A: meglio solo il compagno di reparto Lautaro (15) e Olivier Giroud (8). Al 79’ richiamato in panchina Felipe Anderson, inserendo Castellanos e passando di fatto ad un 4-2-4 con la coppia composta dall’argentino e Immobile per provare recuperare il risultato. All’82’ Lautaro cerca la doppietta personale dopo una serie di doppi passi, ma con il destro tira in curva. La Lazio rimane in 10 all’87’ per un rosso ai danni di Manuel Lazzari: il difensore biancoceleste subisce un contrasto falloso che non viene però ravveduto da Maresca. I biancocelesti rimangono in possesso del pallone ma il terzino si scaglia comunque verbalmente contro il direttore di gara che decide di spedirlo sotto la doccia.
Nerazzurri, in vantaggio di due reti e di un uomo, che iniziano ad intravedere la vittoria e nel primo dei 6’ minuti di recupero provano a blindarla con Mkhitaryan, fermato da un reattivo Provedel. Extra-time che scivola via sulle note di “Se ne va, la capolista se ne va!” cantato dal settore ospiti nerazzurro, che vede mettere in cascina la 13esima vittoria stagionale e portarsi a 41 punti, +4 dalla Juventus di Max Allegri. Per la Lazio di Sarri invece arriva la settima sconfitta stagionale: 21 sono i punti in classifica della squadra di Sarri, che rimane all’undicesimo posto scavalcata anche dal Torino.