Lazio, Sarri in conferenza stampa: “Impossibile far giocare Lazzari e Pellegrini insieme. Panchine che ricordo con più felicità? I derby vinti”

Al termine dell’ottavo di finale di Coppa Italia Frecciarossa tra Lazio e Genoa, finito 1-0 a favore dei capitolini grazie alla rete di Mattèo Guendouzi, il tecnico del club biancoceleste Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa direttamente dalla pancia dello Stadio Olimpico.

Di seguito le sue parole:

-Nuova frontiera sel “Sarrismo” questo modo di vincere?

“Abbiamo avuto diverse opportunità per chiudere la partita. Buona gara dal punto di vista tattico, oggi il palleggio è stato più brillante e quindi la partita più godibile. L’aspettò negativo è il non chiudere i match, se fai così rischi”.

-Lazio ritrovata in difesa?

“La linea difensiva si sta comportando bene ed è sostenuta da un centrocampo in crescita. Dobbiamo ritrovare la brillantezza offensiva dello scorso anno. Purtroppo il rapporto creazione-concretizzazione non è quello della scorsa stagione. Il terreno di gioco è ingiocabile. Giocare così è difficile. A tratti però il palleggio di questa sera è piaciuto”.

-Perché Pellegrini gioca poco?

“Ci sono tanitsme motivazione. Faccio fatica a far giocare Lazzari e Pellegrini insieme. Non è una coppia di terzini che si sposa bene. Lazzari negli ultimi due mesi è stato baciato da Dio, Pellegrini ne ha fatto le spese”.

-Situazione infortunati? Su Vecino?

“Stasera è uscito Isaksen per infortunio di bassa intesità, come Patric. Gli altri sono in recupero. Nei prossimi giorni Zaccagni sarà recuperabile. Casale dovrebbe rientrare in gruppo domani, mentre Romagnoli no. Luis Alberto sta meglio, speriamo di averlo presto. Vecino normale episiodo di spogliatoio. Abbiamo deciso così con la società, vedremo se si può rimarginare. Lanci lunghi? Effetto terreno dell’Olimpico. Uscire palla qui è difficile. Ogni tanto si esce lunghi per questo motivo”.

Che margini di miglioramento ha Rovella? Nei primi 10 allenatori della Lazio per presenze, a quale partita è più legato?

“Le panchine che ricordo sono quelle dei derby vinti. Su Rovella la riposta è nella domanda, può crescere nelle verticalizzazioni. Ha un’ottima capacità di smarcamento, deve capire quando dover verticalizzare”.

-A Castellanos manca solo il gol?

“Questa mancanza la soffre. Il gol deve essere una conseguenza di quello che fai in campo, se giochi per segnare diventa tutto più difficile”.

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Guido De Angelis

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