Lazio, Sarri: “Qualcosa è cambiato dopo il ritiro. Parole Fabiani giuste, ora servono i fatti’

Vigilia di Lazio-Celtic. I biancocelesti devono riscattare la brutta sconfitta subita all’Arechi contro la Salernitana. Vincere all’Olimpico contro gli scozzesi rappresenterebbe un bel passo avanti per il passaggio del girone. Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri, direttamente dalla sala stampa del Centro Sportivo di Formello, ha presentato la gara in conferenza. Di seguito le sue parole.

Che segnali ha ricevuto dalla squadra dopo Salerno? Può essere un bene tornare subito in campo?

“Non voglio avere segnali ora, ma domani. Abbiamo perso per superficialità e in maniera brutta, ma la squadra dovrà rispondere sul campo”.

La società è intervenuta dopo la sconfitta?

“Il direttore Fabiani è intervenuto in maniera tosta. Di questo sono contento perché ce n’era bisogno. Ha fatto un bell’intervento che mi è piaciuto”.

Cosa deve migliorare domani? ci si aspetta qualcosa in più dalla vecchia guardia?

“Bisogna resettarre perché non c’è puù vecchia guarda e nuovi. È inutile parlare di tattica perché quando una squadra entra in capo meno cattiva degli avversari, questa diventa ininfluente. Se non si entra in campo allo stesso livello, poi non c’è tattica che tenga”.

La Lazio è troppo prevedibile?

“Sono luoghi comuni che non hanno senso di esistere. Il Barcellona ha dominato in Europa per dieci anni giocando sempre allo steso modo. Sono discorsi da bar che non mi interessano”.

Ex giocatori della Lazio ci hanno detto che spesso l’andamento di una stagione si capisce già dal ritiro, lei questa estate ha percepito un’atmosfera diversa?

“Il ritiro è stato fatto ad alti livelli e c’era una buona atmosfera, dopo è cambiato qualcosa”.

Che impressione le ha fatto il Celtic e cosa si aspetta da loro domani?

“il Celtic è una buona squadra che non è semplice da affrontare. Non dobbiamo illuderci per i loro risultati negativi in trasferta perché sono stati condizionati dall’inferiorità numerica”.

Cosa fa un allenatore in un momento così delicato?
“Si prepara la partita. Quello che avevo da dire l’ho detto ieri. È il momento di ricompattarsi sperando che l’atmosfera della Champions ci dia una mano”.

Come si risolve il problema di mentalità contro le piccole? Notizie sull’infermeria?

“La mentalità dipende da tanti fattori e non solo dalle parole dell’allenatore. Se un ambiente al cambiare dei giocatori e degli allenatori ha sempre lo stesso problema evidentemente l’ambiente trasmette poco. Zaccagni e Romagnoli sono fuori, Casale migliora ma non è ancora pronto per le partite e sta meglio anche Rovella. Dopo l’allenamento di oggi tireremo le somme”.