Lazio-Celtic, Pedro: “Domani sarà una partita difficile, spero che il pubblico ci aiuti. Sarri non è il problema, dobbiamo lavorare tutti insieme”

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo di Formello e a poco più di 24 ore dalla delicatissima sfida dello Stadio Olimpico di Champions League contro il Celtic, ai microfoni è intervenuto l’esterno biancoceleste Pedro. Lo spagnolo, decisivo nel match di andata vinto per 1-2 all’ultimo minuto ha parlato della sfida di domani contro gli scozzesi, spendendo molti complimenti per la squadra di Rodgers, passando poi per il periodo poco positivo che la Lazio sta affrontando in campionato e le difficoltà dell’attacco biancoceleste. Di seguito le sue parole:

Il tuo gol dell’andata vi permette di affrontare il Celtic con il destino nelle vostre mani, quali sono le insidie?

“Sarà una partita difficile, loro sono una squadra forte che gioca bene con la palla. In Champions sono tutte difficili ma è una buona occasione per ripartire davanti ai nostri tifosi e provare a vincere”.

Quali giocatori rispetti del Celtic?

Hanno giocatori esperti come Hart e giocatori bravi con la palla come McGregor. Sarà una partita difficile ripeto, in generale sono una grande squadra e sarà difficile giocare contro di loro.

Cosa manca nello spogliatoio per risolvere questo momento?

“È difficile trovare la soluzione, stiamo lavorando bene ma qualcosa non funziona. Anche con squadre meno blasonate ci manca il vincere e convincere, dobbiamo fare autocritica e ripartire dalle cose basi per recuperare la fiducia anche se non è facile mentalmente. Vediamo partita dopo partita senza guardare la classifica”.

Il mister ha parlato di determinazione e tu dei tifosi. Per tirare fuori il carattere quanto può aiutarvi la spinta del pubblico?

“Dico sempre che loro sono il nostro dodicesimo uomo, anche nei momenti di difficoltà ci danno una mano. Mi aspetto che domani saranno al nostro fianco, per noi è fondamentale”.

Da calciatore esperto, come ti sei trovato contro le squadre scozzesi? Che partita ti aspetti domani?

“Giocare contro le squadre scozzesi significa affrontare squadre fisiche e domani non farà eccezione. Mi aspetto una partita dura ma come ho già detto dobbiamo fare il nostro meglio per portare la vittoria a casa”.

Quanta fiducia vi ha dato il tuo gol all’ultimo minuto all’andata?

“È stato bellissimo segnare in quello stadio, in Champions e per regalare la vittoria alla Lazio. Speriamo di ripeterci domani e di regalarci un altro momento speciale”.

Avete sempre la stessa determinazione nel seguire il gioco di Sarri?

“Certo, noi cerchiamo di seguire sempre il gioco del nostro allenatore ma dipende da contro chi giochiamo perché ogni partita è diversa”.

Come sta andando l’inserimento dei nuovi?

I nuovi stanno giocando bene ma è il loro primo anno qui in Italia, bisogna aspettare perché devono ambientarsi. Li vedo bene, sono giocatori forti che vogliono vincere, noi giocatori esperti dobbiamo guidarli”.

Sarri ha detto che sarebbe pronto ad andarsene se il problema fosse lui, come avete recepito questo messaggio?

“Lui è una persona speciale, un perfezionista e se qualcosa non va è normale reagire così. Io mi auguro che resti qui alla Lazio per tanti anni, purtroppo nel calcio quando perdi 2-3 partite sembra che vada tutto male ma non è così. Lui non è il problema, stiamo parlando tra di noi per risolvere, siamo una squadra forte e siamo con lui sempre”.

Dopo Glasgow avevi detto che saresti rimasto ma poi hai dichiarato che torneresti di corsa a Barcellona, è cambiato qualcosa?

“Sono felice qui ma la mia famiglia è a Barcellona. Ho un anno di contratto e sono concentrato sulla Lazio poi vedremo e parleremo a fine stagione”.

La Lazio tira poco in porta, tu sei uno specialista che spiegazioni ti sei dato a questa sterilità offensiva?

“Sinceramente non lo so. Dobbiamo migliorare tutti noi attaccanti, magari è una questione di gioco ma garantisco che stiamo lavorando per risolvere. Capisco le difficoltà ma stiamo parlando per tornare quelli dell’anno scorso, ritrovare la migliore forma e la fiducia giusta”.