L’ultimo derby della Capitale, terminato con il risultato di 0-0, ha avuto un nuovo protagonista tra le file biancocelesti: Gustav Isaksen, il danese passato in estate dal Midtjylland alla Lazio per una cifra intorno ai 10 milioni di euro più bonus, è subentrato al 65′ al posto di Pedro. È stato anche un derby tra danesi quello di domenica scorsa, visto che in campo c’era anche il connazionale Rasmus Kristensen, che gioca nei giallorossi ed è subentrato negli ultimi minuti di gioco proprio per limitare le scorribande del connazionale.
Isaksen, da quando è arrivato alla Lazio, ha collezionato 231 minuti tra campionato e Champions League. Pochi, per uno che lo scorso anno aveva fatto ammattire la difesa biancoceleste nei due confronti nel girone di Europa League. Non così pochi, per uno che non conosce l’Italia, il campionato italiano e che deve adattarsi ai nuovi dettami tattici di Sarri. Due match in Champions e nove in campionato (uno da titolare, l’1-1 casalingo col Monza). Al classe 2001 manca ancora la rete con l’aquila sul petto, come anche il primo passaggio decisivo per gli avversari. Ora, con Zaccagni che dovrebbe tornare in coppa contro il Celtic, anche la trasferta di Salerno potrebbe rappresentare una chance per il danese, che spera di avere maggiore spazio nelle prossime partite per dare prova di quella classe e quella qualità che lo scorso anno aveva mostrato a Sarri, e che la Lazio pagò a carissimo prezzo in Europa.