Nel pomeriggio di Radiosei Lazio è intervenuto sui 98.100 il giornalista de Il Messaggero, Alberto Abbate. Nel corso dell’intervento durante la trasmissione “Non mollare mai” condotta da Daniele Baldini e Stefano Pantano, il giornalista ha avuto modo di fare il punto sui rinnovi dei calciatori biancocelesti, e non solo.
SU ZACCAGNI – Il giocatore in estate ha fatto pressioni sulla Lazio tramite il suo agente, si era parlato di una richiesta di aumento di ingaggio dopo una stagione importantissima da 10 reti. La Lazio ha preso tempo, il rinnovo non è ancora arrivato e adesso Giuffredi dice che è un problema della società. Il contratto scade nel giugno 2025, se ne parlerà, al momento la situazione è ferma. Lo scorso anno era stato promesso un aumento di ingaggio all’ex Verona. L’agente Giuffredi era stato ad Auronzo di Cadore e c’era stata una fumata bianca con Lotito, ma solamente a parole. Il presidente della Lazio ora è pieno di impegni e dei discorsi sui rinnovi vuole occuparsene solo lui. Si tratta dello stesso agente di Casale, che anche lui aveva bussato alla porta del club in estate.
SU FELIPE ANDERSON – Felipe Anderson ha un rapporto bellissimo col Presidente, che lo considera un figlio acquisito. Come ha detto Lotito, bisogna trovare un punto di incontro sull’ingaggio nuovo, che dovrebbe essere dai 3,5 milioni a salire. Il ragazzo è diventato padre dopo il derby, si sta parlando da settimane, non so onestamente quando di preciso ci sarà l’incontro definitivo per mettere nero su bianco, ma potrebbe essere anche stasera. Mi spiego: mi aspetto che l’incontro avvenga entro la sosta. Bisogna trovare un punto d’incontro tra i 3.5 milioni di euro che chiede e il calciatore e i 2,7 che offriva la Lazio. Si potrebbe chiudere a tre milioni di euro, ma manca ancora l’incontro decisivo e dunque la firma. Io terrei il brasiliano per il futuro, affiancandogli un giocatore importante. Felipe è questo, non vedremo più quello del primo anno per tanti motivi: ormai lo conoscono, come fu per il primo Zarate, poi quel calciatore non difendeva e andava a strappi, mentre oggi è molto più maturo, difende in maniera impressionante, e non gli si può chiedere di avere quel carattere che altrimenti – come dice spesso Sarri – lo farebbe giocare al Barcellona. Il problema è caratteriale.
KAMADA – Il discorso su Kamada è relativamente facile, c’è un anno con opzione, ma è bilaterale: significa che a fine stagione la Lazio farà le valutazioni, ma anche il giocatore. Se il giocatore avrà ancora poco spazio, per capirci, converrà con la società di andare via. Anche perché, come ha dichiarato la scorsa settimana, per continuare ad essere protagonista con la nazionale giapponese ha bisogno di giocare con continuità. Kamada, in caso dovesse essere insoddisfatto del suo impiego, a fine stagione potrebbe decidere di andare via. A Salerno sarà la sua occasione perché potrà giocare finalmente dal 1′ a sinistra (causa squalifica di Luis Alberto, ndr), che è la posizione che lui preferisce. Bisogna vedere anche come sta il giapponese dopo questi ultimi mesi per lui travagliati, sia per un discorso di ambientamento ma anche per il poco impiego in campo.
PUNTO INFERMERIA – Oggi pomeriggio riprenderanno gli allenamenti a Formello. Non si sa se Zaccagni riuscirà a farcela per il match contro la salernitana, potrebbe tornare contro il Celtic. Su Vecino c’è ottimismo per la sua presenza al rientro dalla sosta, come anche per Marusic.