Lazio, Gimenez è diventato un incubo: cinque gol in 131 minuti, nessuno come lui contro le aquile…

 

Una partita troppo brutta per essere vero, una gara nata male e terminata peggio. La Lazio di Maurizio Sarri esce con le ossa rotte da Rotterdam, il Feyenoord vince in scioltezza nella terza giornata del Gruppo E e obbliga i capitolini a battere gli olandesi all’Olimpico (a quattro giorni dal derby del 12 novembre) per avere chances di passaggio del turno. Al de Kuip, dopo due giornate di squalifica, è andato in scena il debutto assoluto in Champions League dell’attaccante messicano Santiago Gimenez. Il centravanti era stato espulso al termine di Roma-Feyenoord, quarto di finale di ritorno dell’Europa League 2022/23. Il Giudice Sportivo gli aveva comminato due turni di squalifica, scontati con Celtic e Atletico. Così, “Santi”, come lo chiamano il Olanda, è tornato in campo in Europa soltanto con la Lazio, con tanta voglia di recuperare il terreno perduto. Finito nel mirino delle big d’Europa, dal Tottenham al Real Madrid, fino alle milanesi, il calciatore era finito anche sul taccuino della Lazio di Lotito, come confermato questo pomeriggio dal suo agente Morris Pagniello. Non se ne è fatto nulla, e oggi il valore del ragazzo è andato alle stelle. Acquistato dal Veracruz per una cifra vicina ai 6 milioni, oggi l’attaccante vale circa quaranta milioni di euro. 15 gol e 3 assist in 11 partite stagionali, il rendimento è sotto gli occhi di tutti e la Lazio se n’è accorta più di ogni altro. Lo scorso anno il classe 2001 nato a Buenos Aires giocò 26 minuti all’Olimpico in Lazio-Feyenoord e segnò due reti. Avrebbero potuto essere tre, se l’arbitro del match avesse confermato il calcio di rigore assegnato agli olandesi nel recupero per presunto fallo di Mario Gila. Non contento, al ritorno Gimenez giocò ancora una volta da subentrato per soli 27 minuti, sufficienti a sfruttare l’errore di Patric e Provedel e segnare il gol-qualificazione che eliminò la Lazio dall’Europa League, facendola retrocedere in Conference League. Tre reti in 53 minuti, Gimenez avrebbe dovuto essere l’osservato speciale della retroguardia biancoceleste. Ma ieri sera la storia si è ripetuta. Tre gol segnati, uno annullato per fuorigioco. La prima rete, col mancino, ha visto una Lazio passiva e un Casale ampiamente rivedibile sia in uscita che in marcatura. La seconda, nella ripresa, è valsa il 3-0, il più classico gol di rapina sulla miracolosa respinta di Provedel. Infine, Arne Slot ha concesso al suo pupillo la standing ovation dello Stadion Feijenoord. 78 minuti e due reti sono bastate e avanzate per incoronare il messicano l’uomo del match e sorpassare la Lazio in classifica. I numeri sono lampanti: 5 reti alle aquile in soli 131 minuti, significa che ogni 26 minuti Gimenez ha colpito una Lazio apparsa inerme. Gimenez è diventato lo spauracchio numero uno per la gara di inizio novembre, nonché il centravanti con la miglior media realizzativa in rapporto ai minuti giocati contro la Lazio. Nella speranza che questa volta la compagine di Sarri sappia trovare degne contromisure.

N.F.