Lazio, Gabriele Pulici: “Nacqui il 12 maggio 1974, mio padre venne in ospedale con la maglia ancora indosso”

 

Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei, è intervenuto Gabriele Pulici, figlio dello storico portiere della Lazio Felice, intervistato dal nostro direttore Guido De Angelis. Di seguito le sue parole.
LO SCUDETTO E LA NASCITA DI GABRIELE –  “Il giorno del primo Scudetto mio padre contattò mia madre ma non le rispose, non diede peso a questo fatto. Più tardi mio nonno chiamò allo Stadio per comunicare la mia nascita. Maestrelli scelse di non dirlo a mio padre. A fine partita si vede Felice correre via incolume dai festeggiamenti, in spogliatoio si accorge che i suoi vestiti non c’erano più perché Martini, con la clavicola rotta, li aveva presi e portati al Sant’Eugenio. Papà arrivò a Milano da mia madre con la maglia della Lazio che poi lei gettò via, la ritrovammo dopo trent’anni e la custodiamo tutt’oggi gelosamente”.
SUL RAPPORTO DI FELICE CON LA VITTORIA – Prima della vittoria dello Scudetto del 2000, mio padre vinse il titolo primavera, con il Perugia c’erano 50.000 persone all’Olimpico. A fine partita tornò a casa senza nemmeno esultare, aveva fatto il suo dovere, teneva la gioia dentro di sé senza esternarla”.