“A dispetto di quanto potrebbe sembrare, Lotito non ha mai abbandonato l’idea di rendere lo Stadio Flaminio la nuova casa della Lazio. Si sta muovendo sotto traccia, il presidente biancoceleste”. Così è scritto nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” nell’articolo dal titolo: “Flaminio, Lotito vuole evitare una crisi di Nervi”. Poche settimane fa, nell’ufficio della soprintendente Daniela Porro si sarebbe tenuto un incontro in segreto per discutere della situazione Stadio Flaminio, tra i presenti: l’associazione Nervi che detiene i diritti patrimoniali e morali sull’impianto fino al 2049, oltre a rappresentanti della Lazio e della Lega Serie A. Nessuno invece del Comune di Roma. In quell’occasione sarebbe stato mostrato all’associazione Nervi un progetto preliminare per il nuovo stadio: capienza allargata a 40.000 spettatori, copertura, nuove strutture commerciali e l’utilizzo di altri manufatti in zona. La famiglia Nervi e una parte degli abitanti del quartiere Flaminio però preferirebbero l’altra opzione portata avanti da Cassa depositi e prestiti e Istituto del Credito sportivo (proposta non ancora presentata ufficialmente al comune). Investimento di 80 milioni per riqualificare il Flaminio e creare una cittadella dello sport che si estenda fino all’ex galoppattoio di Villa Glori. Un’opzione che Lotito sta cercando di sorpassare.