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Bruxelles, attentato terroristico e due morti: Belgio-Svezia non finisce, in 35mila bloccati per ore allo stadio

 

Un terrore cocente, la più assoluta indignazione, la paura e lo sconforto. A Bruxelles quella che era iniziata ieri sera era l’ennesima serata di gala e di felicità sugli spalti dello stadio Re Baldovino. Si giocava Belgio-Svezia, gara valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei. Ma la partita è divenuta presto la cosa meno rilevante della serata. Per la cronaca, al 45′ le squadre prendevano la via degli spogliatoi sul punteggio di 1-1, conseguenza del vantaggio ospite firmato dal centravanti dello Sporting Lisbona Gyokeres e del pareggio dagli undici metri dell’attaccante della Roma Romelu Lukaku. Ma in pochi minuti lo scenario sportivo è passato drasticamente in secondo piano. La gara e stata sospesa, i tifosi sugli spalti sono stati evacuati da poco prima della mezzanotte in poi. Interrotta e annullata “per motivi di sicurezza”, così ha fatto sapere l’UEFA sulla partita. I calciatori svedesi, infatti, hanno appreso soltanto nel corso dell’intervallo dei due loro connazionali barbaramente uccisi nella capitale belga poco prima del fischio d’inizio del match da un attentatore che ha stroncato le loro vite aprendo il fuoco e rivendicando l’attentato a nome dell’ISIS. Si tratta del tunisino Abdesalem Lassoued, 45 enne attualmente in fuga. “Dopo un sospetto attacco terroristico a Bruxelles questa sera  è stato deciso, dopo un consulto con le squadre e con le autorità locali di polizia, di interrompere la partita tra Belgio e Svezia“, scrive l’UEFA, dopo che i calciatori svedesi si sono rifiutati di continuare a giocare. Le due persone uccise prima del match avevano la maglia della Svezia, mentre i 35mila spettatori sono stati bloccati dalle autorità di sicurezza dentro l’impianto per più di due ore, prima di poter tornare a casa. Dopo aver sparato alle due vittime – che erano in un taxi – il terrorista è scappato su uno scooter: la sparatoria è avvenuta attorno allee 19.15 nel centro di Bruxelles – nei pressi di Plein Sainctelette – a 5 chilometri dall’impianto che è stato il teatro della sfida iniziata regolarmente alle 20.45. La notizia è arrivata ai calciatori durante il break, così la squadra arbitrale italiana, sentiti i calciatori, ha chiuso la contesa senza far cominciare la ripresa. Il direttore di gara Maurizio Mariani, gli assistenti Bindoni e Tegoni, il quarto uomo Marchetti e gli addetti alla Var Di Paolo e Maresca hanno atteso anche loro prima di uscire dallo stadio, e la prosecuzione della gara è attualmente rinviata a data da destinarsi. Trattasi della faccenda meno importante della serata belga, di fronte all’ennesimo attacco terroristico che colpisce l’Europa.

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