“Male Fabbri, possibile che la perdita del badge da internazionale il prossimo dicembre lo abbiamo definitivamente demotivato. Lo grazia Chiffi (male anche lui) sul rosso non dato a Radonjic, deve chiamarlo per forza sul rigore dato al Toro”. Così si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, nella moviola dal titolo “Fabbri s’è perso, Radonjic rosso e non era rigore”. Una partita apparentemente semplice ma, gestita male dall’arbitro Fabbri e dal VAR Chiffi. Gli episodi da analizzare sono pochi ma decisivi per la prestazione arbitrale: il primo episodio è un fallo – brutto – di Radonjic su Guendouzi. L’esterno del Torino è intervenuto sul centrocampista francese a piedi martello a palla appena scaricata. L’arbitro, dopo un veloce check del Var, ha confermato la sua decisione e ha fatto proseguire il gioco. Il secondo è il rigore assegnato al Torino, per fallo di mano di Hysaj in area di rigore. Il fischietto di Ravenna aveva assegnato il penalty ma, dopo l’OFR (on field review), la decisone è cambiata. Infatti, il terzino albanese, aveva il braccio attaccato al corpo e la palla aveva precedentemente toccato il fianco.