Lazio, Sarri: “Ci vorranno mesi per risalire la classifica. Può darsi che la squadra abbia dato il 105% e non abbia più nulla”

Nel post-partita di Lazio-Monza, gara terminata con il risultato di 1-1, il tecnico del club capitolino Maurizio Sarri ha avuto modo di commentare il match in conferenza stampa, direttamente dalla pancia dello Stadio Olimpico di Roma.

Di seguito le sue parole:

-Negli ultimi 30 metri incapacità di trovare la giocata, è questo il problema?

“Il problema è duplice, perché abbiamo perso la solidità difensiva che avevamo. Sicuramente stiamo creando poco in base alla mole di gioco che creiamo. Stiamo lavorando per migliorare. Il problema è anche mentale, dopo il vantaggio abbiamo dato le chiavi del giocato in mano al Monza. Dobbiamo fare di più”.

-La Lazio sembra involuta, come fosse tornata all’inizio, cosa ne pensa?

“Per i nuovi sicuramente il problema è tattico, per quelli che ci sono da tempo è difficile spiegare il perché. Qualcosa ci sta frenando. Quando parliamo tra di noi riconosciamo gli errori. Oggi Immobile ci ha dato più profondità rispetto alle scorse gare”.

-Tutti remano dalla stessa direzione?

“Mi sembra una domanda del c***o, io questa sensazione non ce l’ho e anche se fosse così nessuno lo direbbe. Io sono preoccupato ma bisogna avere consapevolezza. Quando entri in un ciclo negativo si può ricrescere ma bisogna sapere che la risalita sarà lenta. Dobbiamo avere la consapevolezza che la risalita in classifica sarà possibile ma ci vorranno mesi. Farsi questi drammi ogni volta che si pareggia è la strada più sbagliata. Sono attento a capire il perché ci siamo persi”.

-La squadra è più sollecita contro le avversarie più forti?

“Ci può essere l’aspetto mentale come tattico, in quel caso affronti avversi che cercano di fare la partita e questo ti da la possibilità di avere più spazi a disposizione”.

-Come si risolve questo problema tattico e mentale?

“Il problema tattico è soprattutto nei nuovi arrivati, oggi si è visto. Nei vecchi è difficile capire questa involuzione, a meno che la scorsa stagione non abbiano dato il 105% e non abbia più nulla da dare”.

-C’è ancora entusiasmo?

“In questi periodi l’entusiasmo cala. In allenamento non ho la sensazione che la squadra sia spenta. Martedì non ho visto una squadra morta, come nel secondo tempo di oggi. Certe cose faccio fatica a capirle”.

-Dopo il gol di Immobile una Lazio passiva, la squadra in questo momento rinuncia al pressing o non riesce?

“Eravamo passivi, difficile pressare così. Siamo stati bassi ed abbiamo trovato difficoltà ad arrivare sui quinti e a difendere le palle basse. Ho visto una squadra che dopo il vantaggio ha pensato di avere già la partita in tasca. La partita dopo la Champions League è difficile per tutti, figurati per noi che siamo poco abituati”.