Lazio, Di Canio: “Contro la Juve atteggiamenti da bar. Difficile ripetere il secondo posto”

“Purtroppo sono emersi tutti i difetti che solo la bravura di Sarri aveva coperto con il suo lavoro. Mau è riuscito a ottenere il centoventi per cento da una squadra che valeva molto meno e pure senza campioni. Se l’Inter perde dodici partite, e non ricapiterà mai più, e la Juve è in pieno caos, logico che la Lazio possa arrivare seconda. Difficile che ricapiti”. Non ha dubbi Paolo Di Canio nell’intervista rilasciata sull’edizione odierna de “Il Messaggero” nell’articolo dal titolo: “Lazio, sveglia o così affondi”. L’ex calciatore ha parlato del momento non bellissimo dei biancocelesti in campionato e delle sue impressioni in vista della sfida di questa sera tra Lazio e Atletico Madrid in programma per le ore 21 e valida per la prima giornata della fase a gironi di Champions League. Di seguito le parole di Di Canio.

DIFESA – “Casale e Romagnoli sono cambiati, non aggrediscono più l’uomo, si fanno anticipare perché sono molli rispetto alla stagione scorsa. Ma poi Luis Alberto che si ferma a protestare mentre McKennie gioca: in serie A non si può fare così. O l’atteggiamento cambia o la Lazio affonda”.

SARRI – “Lui è un grande maestro di calcio ma non certo un motivatore. Non deve parlare dopo ma prima, deve scuotere il gruppo e far capire ai giocatori che l’assenza di Milinkovic non è un alibi”.

KAMADA – “Lui ha corsa e velocità ma non ha cattiveria agonistica, proprio come tutta la squadra. Anche i gol subiti a Lecce sono ingiustificabili. Se ti adagi, lo dico per tutta la Lazio, torni alle posizioni che vali non certo al secondo posto”.

IMMOBILE – “Un problema sottovalutato dalla società e dallo stesso Sarri, per il quale il centravanti ideale è Felipe. Ciro segnava 30 gol a stagione quando guardava la porta e attaccava lo spazio nel 3-5-2. Costretto a giocare di spalle, come in Nazionale, sparisce dal campo. Il modulo e l’età non lo aiutano”.

CASTELLANOS – “Un giovane che ha fatto qualche partita nella Liga. Il club doveva comprare un centravanti pronto, anche per investire sul futuro. Impegnato in campionato e in Champions, Sarri aveva bisogno di altro”.

GUENDOUZI – “Un fenomeno all’Arsenal, al debutto, ma se vi aspettate un Gattuso allora resterete delusi. Ha personalità ma la bava alla bocca è un’altra cosa”.

MOMENTO LAZIO – “Gli atteggiamenti di alcuni giocatori a Torino si possono avere al bar, non in campo. Serve una scossa, la Champions non perdona se cammini e speri che gli altri sbaglino”.