Luis Alberto: “Atletico top, ma questa è la mia Lazio più forte. Non sono un leader, vedrete quanto son bravi Kamada e Isaksen”

 

Tempo di esordio in Champions League per la Lazio di Maurizio Sarri. I biancocelesti dopo tre anni tornano in Coppa dei Campioni e domani sera sarà il momento di giocare la prima partita della fase a gironi contro l’Atletico Madrid. Il match dello Stadio Olimpico è previsto per le ore 21. A presentare la sfida ci ha pensato il vice capitano della Lazio Luis Alberto nella sala stampa del Centro Sportivo di Formello alle 15.30 di oggi. Lo spagnolo è probabilmente il migliore dei capitolini in questo inizio di stagione avendo totalizzato 2 gol e un assist in 4 partite di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni:

Non affronti l’Atletico dal 2016, che squadra ti aspetti?

“Beh con l’Atletico sarà dura, arriverà un grande Club e sarà difficile. Loro sono fortissimi”

Hai visto un Atletico più offensivo?

“Si, da Gennaio gioca con più possesso palla è più dominio del campo. Poi Griezmann e Morata possono fare la differenza da un momento all’altro

Che sensazioni ti da affrontare una squadra spagnola?

“Sensazioni particolari non me ne dà”.

Vuoi ancora finire la carriera in Spagna?

“Ho sempre detto che voglio finire al Cadice se starò bene”
Dopo la Champions a porte chiuse del 2021 giocherete la Champions League a porte aperte che sensazioni ti da?

“Sarà fantastico, giocare senza pubblico è strano perché e il loro aiuto è fondamentale, il calcio è dei tifosi”.

Cosa non sta andando in questo inizio di stagione?

“Dobbiamo difendere meglio e dare tutti di più, non si possono prendere certi gol come con la Juve. Dobbiamo entrare soprattutto con più personalità”.

Quanto ti hanno fatto arrabbiare gli arbitri con la Juve?

“Non parlo della partita con la Juve”.

Cosa ne pensi dei nuovi centrocampisti arrivati dal mercato?

“I centrocampisti che sono arrivati sono forti. Guendouzi ha già una grande carriera alle spalle, Daichi ha un’intelligenza calcistica unica, sono convinto che faranno bene per la Lazio”.

Immobile è un po’ in crisi, puoi aiutarlo giocando più vicino a lui?

“Posso passargli di più il pallone (ride, ndr). Ciro sta vivendo quello che vivono tutti i bomber. Se segni sei forte e se non lo fai sei scarso. Quando su sbloccherà continuerà a fare gol”

Ieri in Spagna Pedro ha detto che meriteresti la nazionale, tu hai perso la speranza di essere convocato?

“Non ci penso perchè mi toglierebbe energie, devo pensare alla Lazio e se farò bene potrò andare in nazionale. C’è un mister che fa la lista dei nomi, nel mio ruolo potrei citare 12-13 calciatori fortissimi. Rappresentare il mio paese è la cosa più bella e sono a disposizione”

Questa è la Lazio più forte da quando sei qui?

“Penso di sì, è la rosa più completa sicuramente. Altri anni invece ci è mancato qualcosa, ora dobbiamo stare tranquilli e lavorare per recuperare fiducia”.

Andato via Milinkovic ti senti ancora più leader?

“Non mi sento un leader, il leader è Ciro, io sono uno che cerca di aiutare. Parlo tanto ma solo perché è il mio modo di essere”

Che cosa cambia nei tuoi movimenti con Kamada o Guendouzi in campo?

“Non cambia molto perché con il nostro modo di giocare sappiamo già che movimenti fare a prescindere da chi è in campo”

Possiamo stare tranquilli con la questione contratto?
“Con il contratto? A dicembre vado via (ride)”

Con il Genoa ti ho visto parlare con i tifosi, cosa hai detto?

“In realtà non ho detto nulla di particolare, andiamo sempre a parlare con i tifosi post partita perché loro sono il dodicesimo uomo in campo”

Nella Lazio sei una luce, dove può arrivare questo Luis Alberto che sembra senza limiti?

“Spero di non averne di limiti. La cosa più importante per me è la squadra, posso fare 100 gol ma se non vinco non vado a casa felice”

Quanto ti occorre l’aiuto di Felipe Anderson e Zaccagni?

“Devono fare tanto, il pericolo nasce da loro. A Napoli hanno fatto bene mentre Torino è stato difficile perché loro erano chiusi in 20 metri. Sicuramente presto arriveranno i loro gol e cresceranno in fiducia ma vale anche per Pedro e Isaksen che vi assicuro essere fortissimo”