Lazio, Sarri: “Ho stima di Simeone, ma giocheremo su di noi. Dobbiamo essere più bravi in area rivale”

 

La Lazio torna a sentire la musichetta della Champions League. Ancora poche ore e sarà tempo di Lazio-Atletico Madrid. Il match, valido per la prima giornata della fase a gironi del maggior torneo d’Europa per club, è previsto per le 21 di domani sera allo Stadio Olimpico di Roma. Il tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri ha presentato la sfida nella sala stampa del Centro Sportivo di Formello alle ore 15.30 di oggi. Di seguito le sue dichiarazioni.

Che risposte si asppetta domani?

“Mi aspetto che la squadra prosegua nei miglioramenti togliendo i difetti che abbiamo avuto in questo inizio di stagione. Fino ad ora abbiamo fatto fatica nell’approccio alla partita e nelle zone decisive del campo. Troppo morbidi nella nostra area e in quella avversaria”.

Ha cambiato idea su Simeone?

“In una conferenza dissi che il mio modo di vedere calcio era diverso dal suo, ma che avevo stima. Simeone ha il suo modo di giocare e ha fatto benissimo in Spagna in Europa, gli rinnovo la mia stima”.

La partita di domani può essere l’occasione per svoltare?

“Bisogna pensare partita dopo partita. Abbiamo dei problemi da risolvere ma c’è anche la consapevolezza che qualche passo in avanti lo abbiamo fatto rispetto alle prime due. Quando giochi con squadre forti ci sono opportunità e rischi”

Può essere il miglior momento per affrontare l’Atletico? Domani conterà la tattica?

“La squadra è rimasta corta nelle ultime due. C’è stato un approccio meno deciso e per questo il baricentro è stato basso. Delle ultime partite mi dispiace che stiamo subendo gol in situazioni facilmente evitabili. Domani dobbiamo fare risultato. Non so se sia il momento migliore o peggiore. Teoricamente dovrebbe essere un brutto momento per i nostri risultati. Ma domani può essere anche un’opportunità”.

La squadra come può far rendere al meglio Immobile? Kamada e Guenzouzi possono giocare insieme?

“Immobile è un giocatore di cui non si può fare a meno quando segna e viene criticato quando non lo fa. Questo è il destino di tutti i giocatori che fanno trenta gol a stagione. Durante l’anno si potranno anche vedere inseme Kamada e Guendouzi quando Luis Alberto sarà più stanco”.

Domani cambierà qualcosa?

“L’idea è quella di far funzionare al meglio le nostre cose che fino a questo momento non hanno funzionato”.

La Lazio sta subendo molto all’inizio delle partite…

“Dire che l’approccio è sbagliato sarebbe troppo. La fase di difficoltà nell’ultima partita è durata 15 minuti e non 60. C’era applicazione e la squadra era abbastanza ordinata”.

Perché si subisce all’inizio dei tempi?

“L’approccio al secondo tempo era un problema anche lo scorso anno, alla partita invece meno. Se ci fosse una spiegazione logica sarebbe semplice risolvere, ma quando ci sono 30 teste diverse non è facile. Stiamo parlando per cercare di farlo”.

Perché il no-comment dopo la Juve? La Champions può servire per indirizzare la rabbia dell’ultima partita?

“Dopo la partita di Torino la società ci ha chiesto di non commentare. Per quanto riguarda la Champions deve essere un onore esserci dentro e deve essere un piacere lottare su ogni singola palla”.

Come ha visto la squadra dopo la sconfitta di Torino?

“Quando si gioca ogni 70 ore c’è poco da vedere. Sulla partita precedente bisogna solo cercare di non ripetere gli stessi errori”.

Guendouzi può giocare davanti alla difesa?

“Guendouzi non ha le caratteristiche che mi aspetto da un vertice basso, impossibile”.

Dove può arrivare la Lazio in Champions?

“Ci poniamo obiettivi partita dopo partita. Dobbiamo pensare a domani e cercare di portare un risultato positivo”.

Com’è cambiata la Champions negli ultimi anni?

“Le partite di Champions sono sempre difficili e complicate. Le squadre sono di livello qualitativo e fisico molto alto, non ci si può aspettare gare semplici. Ultimamente si è ampliato il divario tra le 6-7 più grandi d’Europa alle altre, ma era difficile anche 7-8 anni fa”.