Lazio, Sarri rompe il tabù Napoli: mai due vittorie in sei mesi in Campania in 123 anni di storia

 

di Niccolò Faccini

Da tabù a bestia nera, da sparring partner a spauracchio. La Lazio di Sarri è diventata indigesta per il Napoli. Dopo anni di sofferenze atroci, i capitolini sono tornati a far male ai partenopei, che all’ombra del Vesuvio hanno incassato due cocenti sconfitte negli ultimi due incroci con la banda biancoceleste. Un trend invertito, una rotta che muta ben drasticamente rispetto ad un passato di ferite. Dal 2015 al 2021 la Lazio era andata in scena al San Paolo in ben 8 occasioni, riuscendo soltanto una volta a strappare un pareggio. Un punto su 24, una miseria. Per giunta, ottenuto in una gara che i padroni di casa dominarono in lungo e in largo, pagando una papera di Reina sul gol del pari di Balde Diao Keita. Per il resto, due volte le aquile avevano incassato una cinquina (prima nel 2015, poi nel 2021), e nel 2018 avevano subito un poker senza appello. Anche nel 2019, nel giorno del gol che valse a Immobile la Scarpa d’Oro e l’aggancio al record di Higuain (36 reti in una sola stagione di Serie A), la Lazio uscì sconfitta di misura. Ad inizio 2020 era arrivata la vittoria campana in coppa Italia con rete di capitan Insigne, mentre al primo anno di Sarri il risultato era stato perentorio: 4-0 Napoli con Immobile e compagni rispediti nella Capitale con la coda tra le gambe. Era la primissima Lazio del Comandante. L’anno scorso, infatti, i capitolini hanno ottenuto un ruolino di marcia stratosferico con le “grandi” del campionato, battendo nettamente Roma, Inter, Milan, Juventus, Atalanta, Fiorentina e lo stesso Napoli in Campania. Il 3 marzo 2023 Vecino infilava Meret con un siluro dalla distanza per un 1-0 esterno ottenuto con le unghie e con i denti da una Lazio cinica, spietata e difensivamente impeccabile. Esattamente sei mesi dopo – il 2 settembre 2023 – Immobile e compagni si sono ripetuti, questa volta siglando 4 reti al Maradona. Due sarebbero state annullate, ma il 2-1 finale rappresenta la seconda vittoria consecutiva nel giro di un semestre e, soprattutto, la prima vittoria stagionale della squadra. Due vittorie di fila ad opera della Lazio sul campo del Napoli erano state registrate soltanto tra 1936 e 1937: in quella circostanza la Lazio espugnò Napoli prima il 3 maggio 1936 (1-2) e poi il 3 gennaio 1937 (3-5). Lì furono 8 i mesi di distanza tra un successo e l’altro. Morale della favola: mai la Lazio, in 123 anni di storia, aveva fatto registrare due vittorie a Napoli in così breve tempo (appena sei mesi). Aver cominciato contro il Napoli campione d’Italia non può che costituire una nota di (ulteriore) merito. Quanto alle modalità in cui la partita dello scorso sabato è stata portata a casa, vale la pena menzionare la densità in zona palla, il pressing asfissiante degli esterni, la costanza con cui nella ripresa la Lazio ha tramutato l’azione da difensiva ad offensiva. Ad esaltare ancor di più la prestazione e il risultato della Lazio c’è lo score casalingo del Napoli da metà aprile 2022 ad oggi (16 mesi): in 29 gare tra campionato e Champions League gli Azzurri hanno ottenuto 21 vittorie e 5 pareggi, realizzando 68 gol e subendone appena 23. Su tre sconfitte complessive, due portano la firma di Maurizio Sarri e della sua Lazio, l’altra quella del Milan (0-4). C’era una volta una Lazio vittima preferita dei partenopei, dunque…ora le cose sono cambiate, e dai tre punti del Maradona (ri)comincia la stagione della Lazio.

 

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N.F.