Lazio, Pellegrini: “La mia volontà è sempre stata questa. La Lazio per me è famiglia”

Un dolce ritorno quello di Luca Pellegrini alla Lazio, la cui conferenza stampa di presentazione si è svolta presso il centro sportivo di Formello. II terzino sinistro dopo una lunga trattativa è riuscito ad accasarsi alla corte di Maurizio Sarri. II laterale italiano arriva insieme a Rovella, in prestito con diritto di riscatto fissato a circa 4 milioni di euro. Nella passata stagione, Pellegrini ha giocato sei mesi in prestito ai biancocelesti prendendo parte solo a 7 partite da gennaio a giugno.

Così il direttore sportivo Fabiani ha dato il benvenuto all’ex giocatore della Juventus:
“Una ripresentazione a distanza di pochi mesi, Pellegrini voleva fortemente la Lazio e per arrivare ha fatto dei grandi sacrifici. La trattativa è stata complessa e grazie a Pellegrini si è conclusa bene. Il mister lo ha voluto fortemente. A nome di tutti lo ringrazio per il gesto nobile fatto in onore della Lazio”.

Di seguito le dichiarazioni del nuovo difensore della Lazio: “Grazie a tutti, soprattutto al direttore  per le belle parole. Sapete benissimo quanto ho voluto tornare qui, per me la Lazio è famiglia. Ho fatto ben volentieri i sacrifici citati dal direttore”.

-Rispetto a 7 mesi fa ci sono maggiori certezze per te, cosa ti ha detto il mister?

“Certe cose devono rimanere tra giocatore e allenatore. Mi hanno insegnato che niente è certo nella vita, la mia volontà è quella di essere a disposizione il più possibile”.

-Quante squadre hai rifiutato in questi mesi? Come hai fatto a non perdere la speranza di tornare?

“La volontà mia e della società è stata forte anche se la trattativa non è stata semplice. Non ho voglia di parlare di altre situazioni, ora sono qui e voglio guardare avanti pensando solo alla Lazio”.

-Alcuni dei nuovi parlano di scudetto, il mister invece è più cauto, nello spogliatoio cosa si dice? Dove può arrivare la Lazio?

“Ha ragione il mister, dobbiamo stare con i piedi per terra perché tutti si sono rinforzati. In campo non si va con le figurine quindi nel calcio nulla è scritto, dobbiamo lavorare col mister e sicuramente non è proibito sognare. L’importante è non perdere contatto con la realtà”.

-Come va la condizione fisica?

“In questa estate mi sono comunque allenato, devo lavorare meglio ma mi sento abbastanza bene, siamo a buon punto”.

-Quanto è stata dura arrivare nella squadra del cuore ma poi collezionare pochi minuti?

“Lo scorso anno mi aspettavo di giocare di più. Ma la formazione la fa il mister e il mister ha sempre le sue motivazioni. Quello che dovevamo dirci da ambo i lati lo abbiamo detto, se oggi sono qui anche se ho giocato poco vuol dire che va tutto bene”.

-Quest’anno torni con un mister e una squadra che conosci, ti senti già pronto da domenica per giocare da titolare?

“Sicuramente si”.

-Quale è stata l’emozione più forte? Arrivare la prima volta alla Lazio o tornare la seconda volta?

“Due emozioni fortissime. Differenti perché sapevo la prima volta che era difficile restare dopo il prestito. Ora ho più consapevolezza, un sogno che si realizza perché posso fare un percorso più lungo”.

-Hai giocato con Kamada e Milinkovic che differenze vedi tra i due?

“Daichi e Sergej sono due giocatori diversi già solo fisicamente. Con Kamada ho giocato 6 mesi a Francoforte, è fortissimo e può fare la differenza anche qui. Il rimpiazzo che dovrà dare a Sergej è evidente ma non deve portare questo peso sulle spalle”.