Lazio, Casale: “Isaksen può essere tra i migliori del campionato. Scudetto? È importante riconfermare il blocco dello scorso anno”

“Isaksen? Quello che ci ha fatto girar la testa? È stato uno degli esterni che ci ha colpito di più. Ora non voglio sbilanciarmi, ma secondo me può diventare l’esterno più forte del campionato”. Così Nicolò Casale sul giocatore danese da poco arrivato alla Lazio dal Midtjylland. Il difensore classe ’98 ha parlato ai microfoni di Dazn nel corso della trasmissione Inside Lazio, in una puntata realizzata nel ritiro dei biancocelesti ad Auronzo di Cadore. “Kamada? È un giocatore esperto. Adesso vedremo, perché tutti dicono che sarà difficile adattarsi e sostituire Sergio, ma mi è bastato mezzo allenamento ieri per capire che è una mezzala importante. Ti da copertura, ha visione di gioco e appena può gioca in avanti. Mi piace”. Dopo aver detto la sua sul nuovo centrocampista giapponese arrivato a parametro zero, il calciatore nato a Negrar in provincia di Verona ha condiviso le sue impressioni anche sul centravanti argentino preso dal New York City, Valentin Castellanos: “Taty? Mi aspettavo più un personaggio.. di solito gli argentini sono “matti”. Forse ancora deve uscire il “personaggio” (ride.ndr).

Mi ha colpito il suo stacco, ha un colpo di testa allucinante. È un ottimo acquisto”. Il calciatore ex Hellas Verona è arrivato lo scorso anno nella Capitale e nell’ultima stagione di Serie A ha giocato 29 partite fornendo un gol, un assist e contribuendo al miglioramento della retroguardia biancoceleste, seconda miglior difesa del campionato con 30 gol subiti e prima per porte inviolate (21). “L’estate è andata bene anche se è durata meno rispetto agli anni passati perché ho preferito rimanere in forma. Sono rimasto a Formello ad allenarmi -continua Casale- e ho fatto solo 10 giorni di vacanza”. Poi un pensierino verso il primo posto in classifica: “Se ci manca tanto per lo Scudetto? Credo che bisogni sempre riconfermare il blocco dell’anno precedente per facilitare i nuovi”. Il numero 15 biancoceleste nel corso della sua carriera è stato allenato anche da Paolo Zanetti, al Sudtirol (oggi allenatore dell’Empoli) e da Alessio Dionisi al Venezia (oggi tecnico del Sassuolo): “Loro sono molto simili a Sarri. Io avevo l’abitudine di aggredire l’avversario in tutte le zone del campo, sono migliorato tanto anche nella marcatura ad uomo”. Casale ha offerto grandi prestazioni con l’aquila sul petto, ma per lui deve ancora arrivare la chiamata in Nazionale maggiore: “Non ho preso la non convocazione in maniera negataiva. È il primo anno che mi trovo in una squadra di alta classifica, quindi è giusto fare step by step e migliorare. Il mio obbiettivo è fare bene con la Lazio, il resto verrà da se. Sono convinto è motivato”.