Alla vigilia di Monza-Lazio, gara valevole per la giornata numero 28 di Serie A TIM, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha presentato la sfida dell’U-Power Stadium in conferenza stampa.
Di seguito le sue parole:
-Ancora il Monza dopo il derby, ha preparato la partita cavalcando l’entusiasmo oppure ha dovuto fare da pompiere?
“Il derby non ci da nulla in più per domani, sappiamo che sarà una partita difficilissima. Il Monza è una squadra che, da quando c’è Palladino, oltre i risultati fa numeri incredibili. Sono passati dal 18esimo posto per possesso palla al quarto posto. Domani bisognerà giocare con grande spirito di sacrificio e grande umiltà”.
-Come sta Immobile?
“Dal punto di vista clinico sta bene, ma non è ancora al 100% della condizione. Vediamo se potremo usarlo per uno spezzone di gara”.
-Come ha visto rientrare i giocatori dalle Nazionali? Sorpreso dalla non convocazione di Zaccagni?
“Quando i miei giocatori non vengono convocati dal CT sono contento, lui fa le sue scelte e prende le sue decisioni. Le Nazionali sono una follia. Vecino ha fatto il giro del mondo per due amichevoli, anche se poi è rientrato bene nonostante lo stress a cui è stato sottoposto. Così il campionato non è più fattibile. Il calendario è folle, e ho sentito dire la follia di aumentare le partite. Così la qualità va a pu***ne. Per ogni partita delle Nazionali ci sono 5-6 assenti per infortunio. Se il calcio si fa trattare solo come un business, tra dieci anni non ci sarà più niente”.
-Ha vinto il premio di miglior allenatore del mese. Ora potrà anche allenare una volta a settimana come piace a lei, rivede la sua idea sulle possibilità alla corsa Champions?
“Io dico sempre che nel complessivo ci sono squadre con organico superiore al nostro. Ho visto Atalanta-Empoli, l’Atalanta in difficoltà mette Boga, Lookman e Hojlund per ribaltare la sfida. Noi non abbiamo questa possibilità ma, nonostante ciò, proveremo fino alla fine e lotteremo con tutte”.
-È corretto per lei dire che adesso inizia un nuovo campionato?
“Il vantaggio attuale è soltanto simbolico. Basta considerare i punti che abbiamo recuperato nell’ultimo periodo, questo fa capire quanto ancora può cambiare la classifica nelle ultime 11 partite. Ora dobbiamo pensare unicamente alla partita di domani. A Monza ci ha perso la Juventus e ci ha pareggiato l’inter, non sarà facile. Abbiamo il piccolo vantaggio di giocare una volta a settimana, ma dobbiamo pensare alla partita di domani perché non c’è nulla di scontato.”
-In tempi non sospetti parlò bene di Palladino, lo conferma nuovamente?
“Si, confermo questo giudizio. Tra tutti gli allenatori giovani di adesso è uno dei più intriganti, riesce ad abbinare una difesa modello Atalanta e un palleggio stile Guardiola”.
-Crede che Pellegrini possa partire da titolare?
“Se può giocare dall’inizio lo dico solo a lui, come impegno sono molto soddisfatto, si sta allenando bene con grande applicazione e vedo un ottimo lavoro sul piano dell’apprendimento”.
-Come ha ritrovato Milinkovic dopo la sosta?
“Milinkovic non si sta esprimendo al suo massimo ultimamente. Ma se torna al 100% può fare la differenza nell’ultima parte di stagione. Lo aspettiamo con grande fiducia”.
-Quanto è cresciuto il rapporto con Luis Alberto?
“Dipende cosa intendi per rapporto. Lui è fenomenale in questo momento, quello che sta facendo non mi rende contento, di più. È totale in tutto: difende, tira da fuori ed ha qualità nel palleggio. Un giocatore sopra le righe”.
-Lei ha dato come indirizzo l’acquisto di giocatori Italiani, ne ha parlato con Lotito?
“Questa è una cosa che dico da sempre. Per me se hai una base di 7-8 italiani dai più identità alla squadra, se poi avessi 7-8 laziali ancora meglio”.
-Domani, considerando i vari punti persi contro le medio-piccole, avrete motivazioni particolari?
“Mi sembra che tutti abbiamo perso punti. Giocare contro squadre come Bologna, Monza, Torino o Fiorentina è sempre un problema. Se le incontri in un loro periodo di forma è dura per tutti. Bisogna avere motivazioni intrinseche. Come dico ai ragazzi, bisogna capire se vogliamo essere la squadra più forte di Roma o una delle più forti in Italia. La motivazione è tutta li”.
-Qual è la differenza tra la Lazio che batte le migliori e quella che perde punti con le piccole?
“È un discorso che vale per tutti in Italia e in Europa. Posso farti l’elenco delle partite che il Milan ha sbagliato, oppure dei periodi negativi di Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Solo al Napoli non è successo. Forse il livello delle più grandi si è abbassato e quello delle più piccole si è alzato. Per quanto ci riguarda, c’è stata una tendenza a perdere concentrazione dopo vittorie importanti, questo è un limite e va superato”.
-Una qualificazione in Champions League quanta appetibilità in più darebbe alla Lazio in ottica mercato?
“Non so come ragionano calciatori e procuratori. A me per esempio non interessa se una società è in Champions League o meno. Se la proposta mi intriga la accetto altrimenti lascio stare”.
-La classifica attuale è per voi una motivazione in più o un carico di responsabilità?
“Per noi è semplicemente un’opportunità. Le responsabilità ce l’hanno le squadre con un organico maggiore al nostro”.
-Oggi sono 11 anni dalla scomparsa di Giorgio Chinaglia, ha un suo ricordo particolare?
“Ho un ricordo di quando ero ragazzino, anche se, già da più giovane, avevo come idoli gli allenatori piuttosto che i calciatori. È un personaggio importante e di una caratura elevata, resterà indelebile nella mente delle persone”.
-La sosta, arrivata dopo la vittoria contro la Roma, questo è stato un bene per Lazio?
“Quando si entra nei meandri mentali non capisci quale sia un bene e quale sia un male. Alcune volte sei preoccupato perché ti ritrovi a giocare dopo tre giorni e invece la squadra risponde bene, altre volte ci sono queste soste e ritrovi un a squadra diversa. La partita di domani ci dirà la verità”.
-Lazzari come sta?
“Lazzari sa bene, questa settimana l’ho visto brillante. È stato fuori qualche partita ma ne ha giocate diverse. A fine stagione avrà totalizzato almeno 35 presenze. Alcune volte è fuori semplicemente per motivazioni tattiche”.
-Quanto Sarri c’è ora nella Lazio?
“Io mi ci rivedo tantissimo. Soprattutto in difesa vedo dei movimenti di linea che sono a livello di Empoli e Napoli, cosa che alla Juve e al Chelsea non è successo. Se nell’immaginario collettivo Sarri è solo quello di Napoli però è ovvio che non troverete più similitudini, perché le caratteristiche di quei giocatori erano diverse”.