Felipe Caicedo a “Quelli che…”: “Mi manca la Lazio! A Ciro serve un sostituto per poter rifiatare. Lo scudetto con Sarri…”

Ad annunciarlo in trasmissione “Faccio un Casino” di Coez. Ma nel suo caso sarebbe meglio dire “Amami o faccio un Caicedo”.

L’ex attaccante della Lazio, Felipe Caicedo, è intervenuto ai microfoni di “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” su Radiosei, con Guido De Angelis e Stefano Morelli.

Ecco le sue parole durante l’intervento radiofonico (CLICCA QUI per riascoltarlo)


“In questo momento sono a Valencia, tutto va molto bene qui. Il campionato in Arabia ora è fermo perché la Nazionale ha chiesto un mese d’anticipo per la preparazione al Mondiale. È fermo da 10 giorni, ricominciamo ad allenarci tra 2 settimane”.

LA LAZIO DI ORA – “La seguo, mi sta piacendo molto come gioca adesso, già dall’anno scorso si vedeva. La stagione si è conclusa bene e ha ricominciato alla grande”.

CIRO E I TIFOSI – “I tifosi quasi tutti i giorni, sui social, mi fanno sentire il loro affetto. So che Ciro si è fatto male. Sarebbe importante che potesse riposare un po’ più spesso. Servirebbe un attaccante per farlo rifiatare. Ultimamente non l’ho sentito, ma tra di noi c’è grande stima, le nostre mogli si sentono spesso”.

NOSTALGIA – “La Lazio mi manca tantissimo, è la mia squadra del cuore. Sono molto legato a tutto il mio passato biancoceleste”.

ESULTANZE – “Spesso mi levavo la maglia, ma non pensavo alle ammonizioni… erano emozioni troppo grandi. Il gol più bello? Scelgo sempre quello di Cagliari nel recupero. Per il momento, per come stavamo andando…”.

GOL ALLA JUVE – “Prima di ricevere il pallone, pensai di dover calciare col destro perché lui (Bonucci) sapeva che io fossi mancino… È andata bene”.

ROMA – “Ho molti amici, appena ho la possibilità verró nella Capitale a salutare”.

INZAGHI – “A volte mi arrabbiavo, se non entravo. Contro il Milan mi arrabbiai tantissimo. Il Tucu era infortunato, andammo a Milano e rimasi in panchina. Li mi sono arrabbiato tanto, poi ci siamo scusati. Dopo la partita era sempre tutto chiarito”.

SCUDETTO – “Il calcio a volte è ingiusto. Al rientro dal Covidnon eravamo più quelli di prima. Prima eravamo in fiducia, in gamba, tutto girava. A volte il calcio è così. Non so se Sarri può lottare quest’anno, ma sicuramente le prime 4. Se mantiene questo progetto con Sarri, si può lottare negli anni a venire”.

CON LOTITO – “Non ci siamo sentiti, anche se ci vogliamo un gran bene. Alla Lazio tornerei di corsa, il mio sogno è quello. Altrimenti la vita continua e io continuerò a tifare Lazio”.