
Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.
Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.
-8: Tutta MIA la città…

L’estate 2013 è stata una delle più entusiasmanti della storia recente della Lazio. Se ieri abbiamo ricordato insieme la copertina di “Lazialità” successiva alla vittoria della Coppa Italia del 26 maggio contro la Roma, oggi proseguiamo i festeggiamenti con un’altra prima pagina da collezione.
E’ luglio-agosto 2013 è “Lazialità” esce in edicola con una copertina che ricorda il goliardico funerale che i tifosi della Lazio avevano organizzato all’AS Roma per festeggiare la Coppa Italia vinta contro i giallorossi. Un evento memorabile ed unico che ebbe luogo l’8 giugno 2013 con arrivo del corteo a Ponte Milvio.
Dai chierichetti ai becchini, dal sacerdote alla bara fino alla lapide: il funerale della Roma ricalcò in maniera goliardica la funzione cattolica. “Quanno se scherza, bisogna essè seri“: così l’aveva spiegata Fabrizio Diabolik, citando il celebre Marchese del Grillo. Detto, fatto.
Lazio Primavera Campione!
Ad accompagnare l’immagine in copertina una scritta: “Tutta mia la città“, titolo di un celebre brano degli Equipe 84 preso in prestito per celebrare un altro evento. Mentre la prima squadra festeggiava la vittoria della Coppa Italia, la Lazio Primavera di mister Bollini si laureava Campione d’Italia con una cavalcata storica.
Tra i protagonisti di quella squadra Danilo Cataldi, Thomas Strakosha e Keita Balde. 2013, un anno tinto di biancoceleste: “Gli abbiamo ricordato che il calcio a Roma lo abbiamo portato noi. E che l’aquila è il vero simbolo della Capitale. Laziali bella gente“. Così scriveva Guido De Angelis.
