
Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.
Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.
-23: Hernan Crespo gol

La copertina di oggi celebra Hernan Crespo con una delle prime pagine più belle a lui dedicate da “Lazialità“. Siamo a marzo 2001 e l’attaccante argentino apre il cuore ai tifosi biancocelesti raccontandosi in un’intervista a 360° realizzata da Laura Siani. Giunto nell’estate post-scudetto dal Parma, il numero 10 era reduce dalla prima (ed unica) tripletta con la Lazio in serie A messa a segno nel pirotecnico 5-3 dell’Olimpico contro il Verona, il 25 febbraio 2001.
Non a caso il titolo in copertina lo presentava già al meglio, ricalcando un coro che i tifosi gli dedicavano dagli spalti: “Hernan Crespo Gol“. L’attaccante argentino vincerà poi la classifica marcatori della serie A 2000-01 (26 reti) concludendo l’esperienza alla Lazio con 73 presenze e 48 reti in due anni.
I tifosi lo hanno apprezzato da subito e l’amore è scattato come una scintilla: “Quando sono arrivato qui non potevo crederci. La Lazio aveva appena vinto lo scudetto e alla mia presentazione c’erano 7000 tifosi. Io non c’entravo niente con lo scudetto, e mi sono comunque ritrovato sommerso dall’amore e dall’euforia di un popolo speciale. Il coro? Mi ha dato la carica per ricambiare con i gol tutto l’amore ricevuto“.
Così parlava Crespo nell’intervista a “Lazialità“. Breve ma intensa: l’avventura di Crespo alla Lazio è stata come un lampo nel cielo di Roma. Ha illuminato poco, ma nessuno può dimenticarne la potenza.
