Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.
Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.
-40: Voglio vincere!
La copertina di oggi è dedicata al presidente più vincente della storia della Lazio: Sergio Cragnotti. La prima pagina di “Lazialità” dell’aprile 1997 riporta un’immagine del patron biancoceleste e un suo messaggio eloquente: “Voglio vincere“. Con la mano indica Ronaldo, a quei tempi 21enne giocatore del Barcellona e reduce da una stagione condita da 34 gol in 37 presenze in Liga che gli permisero di vincere la Scarpa d’Oro.
La Lazio era fortemente vicina all’acquisto del “Fenomeno“. In un’intervista rilasciata da Sergio Cragnotti al nostro direttore, Guido De Angelis, nel maggio 2025, l’ex presidente biancoceleste ha raccontato alcuni retroscena sulla trattativa: “Eravamo vicinissimi. Molto, molto vicini. Credevamo di averlo preso, tanto che quando fu la fine del campionato io diedi quasi la comunicazione ufficiale ai 50mila spettatori dello stadio Olimpico. Dissi loro: “Il prossimo anno avremo un grande rinforzo nella nostra squadra”.
Sergio Cragnotti, in quegli anni, lavorava in Brasile ed era molto vicino alla famiglia di Ronaldo, conosceva i fratelli e i suoi genitori che avevano rassicurato il patron della Lazio sull’acquisto. Poi invece, qualcosa andò storto. Prima della firma – continua Cragnotti – “arrivò Moratti con il suo aereo personale e fece un’offerta che noi non potevamo eguagliare e quindi andò a giocare nell’Inter“. Ma ebbi una soddisfazione anche da Ronaldo stesso. Lo incontrai dopo il suo infortunio e mi disse all’aeroporto di Rio de Janeiro: “Presidente, il mio rammarico è di non essere venuto da lei, alla Lazio”. Questo fu per me un grosso compiacimento“.
Sotto la presidenza Cragnotti, la Lazio vinse lo stesso sette trofei. E chissà cosa sarebbe potuta diventare la storia biancoceleste con Ronaldo il Fenomeno in rosa. Un sogno mai realizzato, che resta sospeso tra i fasti del passato e le occasioni mancate di una grandezza che poteva essere ancora più leggendaria.
