Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Fondata nel settembre del 1985 da Guido De Angelis, “Lazialità” è stata negli anni un magazine, un tabloid, la rivista ufficiale della Lazio e anche un format televisivo e un sito. Tante anime, un’unica missione: raccontare, custodire e diffondere l’amore per i colori e per la storia della Prima Squadra della Capitale.
Un traguardo storico che “Lazialità” festeggerà insieme a tutti i suoi lettori e ai tifosi della Lazio sabato 27 settembre 2025. Il countdown verso il grande giorno è iniziato e abbiamo deciso di accompagnarvi in quest’attesa pubblicando ogni giorno una copertina storica di “Lazialità”.
-48: Sotto l’albero dei laziali tre speciali “Babbi Natale”
Nell’atmosfera speciale della notte di San Lorenzo le stelle, cadendo, portano in volo i desideri più nascosti del cuore. Il 10 agosto è un giorno “magico” che ci fa tornare tutti un po’ bambini, un po’ come il Natale. Ed è per questo che la copertina di oggi si tinge di bianco e di rosso, riportandoci fino al dicembre 1994.
A quel tempo rivista ufficiale della S.S. Lazio, Lazialità esce in edicola con un numero speciale di 100 pagine ed un inserto di 22, scritto direttamente dai tifosi. In prima pagina un bell’albero decorato e tre “inediti” Babbi Natale: Sergio Cragnotti, Zdenek Zeman e Dino Zoff.
Il momento è particolare: la Lazio ha appena vinto i quarti di Coppa Italia (gara di andata) contro il Napoli e in campionato aveva inanellato una serie di sette risultati utili consecutivi, prima di capitolare nel derby contro la Roma per 3-0. Guido De Angelis commenta così il momento: “Stava per finire bene il mese di novembre, poi un brusco incidente. Uno “schiaffo” al guidatore, troppo assonnato. (…) Andiamo allo stadio con l’entusiasmo di una volta, senza misura, con calore e spontaneità, fino a raddoppiare le forze. Senza vittimismo“.
La Lazio chiuse poi quel campionato al terzo posto. Ma senza smettere di sognare. Una grande squadra si stava formando, perché ogni impresa nasce solo da chi ha osato immaginarla prima di crederci.
