Nel corso della trasmissione “Quelli che…” è intervenuto il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Mariano Fabiani, intervistato dal nostro direttore Guido De Angelis. Di seguito le sue dichiarazioni:
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CHE MOMENTO È PER LA LAZIO? – “Un momento particolare, dobbiamo fare il massimo in queste due partite finali, sarebbe importante per il futuro nelle competizioni europee. Non saranno due partite facili, ad un certo punto della stagione le partite sono un po’ tutte equilibrate. Siamo partiti con il piede sbagliato e recuperare punti in Serie A è sempre difficile, però abbiamo tenuto botta. L’addio di Sarri ci ha spiazzati, Maurizio è una persona splendida, ha avuto dei problemi familiari e quando queste cose ti toccano da vicino non dai il massimo. Lui per amore della Lazio ha preferito fare un passo indietro, voglio ringraziarlo per questo, non so quanti, in questo mondo, avrebbero fatto una cosa del genere. Il presidente ha voluto onorare il contratto fino alla fine dell’anno“.
SITUAZIONE LUIS ALBERTO – “È molto semplice, da quando Lotito mi ha comunicato che mi sarei dovuto occupare anche della prima squadra, ho detto al presidente che la prima cosa da fare era istituire un metodo: la Lazio si deve riprendere la sua centralità, non c’è spazio per personalismi ed egocentrismi. Luis Alberto è un ottimo giocatore, ha un contratto con la Lazio, ho sempre detto che a fine campionato avremmo preso in esame le richieste e la società deciderà il meglio per sè e non per il giocatore“.
SETTORE GIOVANILE E FEMMINILE – “Non mi piace fare comparazioni con il passato, ognuno di noi ha un suo modo di lavorare, la differenza sta nella metodologia e nell’approccio. Quando mi chiamò Lotito e mi chiese di occuparmi di Primavera e Women, io entrai in punta di piedi per studiare ciò che sarei andato a gestire. Nelle prime 7/8 giornate della primavera si erano accumulati già 9 punti circa di svantaggio dalla prima in Serie B, ho sbattuto la squadra fuori da Formello e gli ho fatto capire cosa vuol dire stare in una società gloriosa come la Lazio, la domenica successiva vincemmo in casa contro la prima in classifica. Quest’anno la squadra è arrivata terza e ai playoff per lo Scudetto, perciò tutti hanno beneficiato di questo atteggiamento. Sabato ero a Ravenna sul campo per seguire la femminile: la società deve essere presente.
SE UN BAMBINO VOLESSE GIOCARE NELLA LAZIO, COSA DEVE FARE? – “Fino ad oggi abbiamo fatto circa 350 provini, purtroppo negli ultimi anni sono venute fuori delle norme che penalizzano le società. Un tempo il ragazzo era vincolato fino ai 17 anni e riceveva uno stipendio minimo oltre che un addestramento tecnico. Con le nuove norme il giocatore può decidersi di svincolarsi e la società non può fare niente, questi ragazzi si fanno influenzare dal mondo dei procuratori. Ci sono però molti bambini bravi che si sono istituzionalizzati con la maglia della Lazio e non cadono nella trappola. Stiamo lavorando per l’Academy, con nuovi campi ed una foresteria, per ospitare anche i genitori. Ogni anno facciamo degli open day anche in provincia, ma spesso l’andare a pescare altrove ci ha penalizzati”.
L’ORGANIGRAMMA DELLA SOCIETÀ È TROPPO SNELLO? – “A fine anno ci saranno novità per quanto riguarda l’addetto stampa, che dovrà provenire dal mondo del calcio. Io faccio questo mestiere da 30 anni, una struttura più è snella, più funziona, chissà che questo accavallarsi di figure non possa aver causato dei problemi. Io sono uno che lavora h24, questo mi consente di tenere sotto controllo tutto. La Lazio ha validi collaboratori che sanno stare al loro posto e che hanno capito che il loro ruolo è quello di mettersi al servizio della società. Per immettere delle figure funzionali bisogna anche capire se il carattere delle persone inserite sia funzionale. Se ognuno fa il suo non c’è bisogno di aggiungere altre figure”.
LA LAZIO SI SENTE PENALIZZATA DAGLI ARBITRI? – “Ci sono stati degli episodi che ti hanno penalizzato, altri ti hanno favorito. Non ci si può ridurre all’errore arbitrale se poi prendi il gol del pareggio al 92′ come a Monza. Dobbiamo essere obiettivi e assumerci le nostre responsabilità. Tutte le squadre di Serie A subiscono torti arbitrali. Se alla Lazio mancano punti in classifica è per demerito della squadra, per vincere contro la Salernitana non c’è bisogno del rosso“.
COME SI È ARRIVATI ALLA SCELTA DI TUDOR? COME SONO I RAPPORTI CON LUI? – “I rapporti sono ottimi, è stata una scelta condivisa col presidente, lo seguivamo dai tempi del Verona. Sento dire che Tudor a fine anno andrà via e arriverà Allegri. Con il mister stiamo costruendo un ciclo, dopo quello chiuso con Sarri, lui ha ancora un anno di contratto e rimarrà con noi. Nel mio calcio non è contemplato prendere giocatori oltre i 30 anni, il modello che prendo ad esempio è il Feyenoord, ma basta guardare anche il Leverkusen, che ha investito su giocatori semi sconosciuti“.
COME FUNZIONA L’AREA SCOUTING – “Dopo 30 anni di questo mestiere ho maturato esperienza, prendo per esempio Mandas, che mi è stato consigliato da un intermediario in Grecia. L’area scouting che è stata istituita a Formello, ha già visionato 1500 giocatori, oggi abbiamo cambiato obiettivi, più affini al calcio di Tudor. Oggi per prendere un giocatore devi mettere d’accordo il suo entourage e la squadra che cede“.
KAMADA RESTERÀ? – “Il destino di Kamada è nelle sue mani. Quello che mi risulta è che lui sia ben felice di rimanere alla Lazio. Ad oggi resta al 100%, se poi cambiano le situazioni non possiamo saperlo“.
CIRO IMMOBILE – “Ha un contratto con la Lazio e resterà, discutere un giocatore come lui è impensabile“
GUENDOUZI – “È di proprietà della Lazio, lui vorrebbe sempre stare in campo, a volte lo manifesta platealmente”
FELIPE ANDERSON – “Siamo intervenuti già quando abbiamo rinnovato Luis Alberto. Lui è un uomo di valori e ha ritenuto opportuno farla crescere nella sua terra. Accettando il Palmeiras ha rifiutato un contratto più oneroso dalla Lazio“
ROVELLA – “Se ne sentirà parlare nel prossimo futuro, entrerà anche nel giro della Nazionale. Ha avuto questo problema con la pubalgia, domenica è entrato e mi auguro che possa dare una grande mano alla Lazio”.
PROVEDEL E MANDAS – “Provedel è il numero 1 indiscusso e Mandas è un investimento per la sua giovane età. Tutti e due rimarranno alla Lazio perchè bisogna essere coperti in tutti i ruoli, se arriva un principe d’Arabia e ci offre molti soldi mi vendo anche io“.
CASTELLANOS – “Non ha fatto poco, le punte vanno giudicate anche dall’utilità che hanno nella squadra. Non è facile mettersi dietro a giocatori con Immobile che sono icone del calcio. Quando è stato chiamato in causa ha fatto benissimo, è il suo primo anno in Italia e deve ambientarsi“.
ARRIVERÀ UN GIOCATORE “DA AEROPORTO”? – “Se si dovesse presentare un’opportunità del genere non ce la faremo sfuggire. Bisognerebbe capire quale sia questo grande colpo. Il calcio non si fa con i nomi ma con chi corre in campo e non si arrende mai“.