Alla vigilia di Lazio-Verona, gara in programma sabato 27 aprile alle 20.45 allo stadio Olimpico, ha parlato dalla sala stampa del centro sportivo di Formello il mister biancoceleste Igor Tudor.Di seguito le sue dichiarazioni:
–Come ha recuperato la squadra dalla sfida con la Juve?
“Vediamo oggi, abbiamo fatto due giorni di scarico. Abbiamo un giorno di allenamento per preparare una gara super importante, è la gara più difficile perché chiude un ciclo di tante partite in pochi giorni. Non possiamo sbagliare, tutti i punti sono importanti e domani bisogna fare punti”.
–Come stanno gli infortunati?
“Gli infortunati devo valutarli oggi, qualcuno ha recuperato, altri sono a metà strada, quindi vedremo cosa ci dirà l’allenamento di oggi”.
–Che partita ti aspetti?
“Il Verona è una squadra tosta e sul pezzo, domani per noi sarà super difficile. Per la loro posizione in classifica è importante, in Italia poi le partite sono tutte difficili. Verona è stata una tappa importante per me come le altre che ho vissuto nella mia carriera. In questo lavoro si cresce step by step, ho iniziato ad allenare tredici anni fa e sono cresciuto in ogni mia avventura, fin dall’inizio agli allievi dell’Hajduk Spalato”.
–Dopo un mese di Lazio, qual è la difficoltà maggiore e la cosa che la soddisfa di più?
“Non c’è una maggiore difficoltà, le difficoltà sono legate sempre ai pochi giorni di allenamento e alla conoscenza della squadra che ancora manca. Il bello è la disposizione dei giocatori, li ho trovati tutti molto disponibili a non sbagliare nulla. In questo mese in allenamento non si è sbagliato nulla”.
-È rimasto sorpreso dal modo di giocare della squadra martedì?
“No, sorpreso no. Di questo mese non rimpiango nulla, ora non posso dire che abbiamo fatto una partitona martedì al contrario della prima vittoria sulla Juve. Tra le due per me è migliore la prima vittoria, fatta con 5-6 allenamenti e senza molti nazionali. Per me era più difficile la prima, ma la cosa importante è sempre la strada che si sta percorrendo. Parliamo di tattica, di numeri, ma la cosa su cui bisogna martellare tutti i giorni è la mentalità, dagli allenamenti agli atteggiamenti in partita”.
-Il gol di Cristante riduce le speranze di quinto posto?
“La partita ieri non l’ho vista, in questo momento tutti i punti sono importanti. Non possiamo influire sulle altre partite, è inutile pensarci e perdere energie. Le energie vanno spese per la nostra squadra e le nostre partite”.
–Ha qualche rimpianto per la semifinale di andata a Torino?
“Non sono d’accordo su quale partita abbiamo interpretato meglio, ci sono sempre dei rimpianti. Ho rimpianto anche dell’allenamento di ieri, è sempre giusto fare critica e autocritica. Sono consapevole di tutti gli errori fatti in questo mese, mi aiuta a migliorare capire dove si è sbagliato. È come il generale in guerra, bisogna sempre fare un’analisi e capire quello che è successo. Ci sono tante cose che incidono sul rendimento e sul risultato, la chiave è il tempo che utilizziamo per crescere”.
-Quali margini di miglioramento può avere Castellanos? Può giocare insieme a Immobile?
“Si possono vedere insieme in un piccolo momento della partita dove bisogna recuperare il risultato, a volte più giocatori che hanno gol nelle gambe aiutano a segnare, ma a volte mettere tutti gli attaccanti non significa essere più pericoloso. Magari se non hai lavorato a questa soluzione non riesci a essere pericoloso”.
-Pellegrini è indietro rispetto ai compagni? Può giocare domani?
“Pellegrini j si allena bene, è stato fuori per un infortunio e altri hanno fatto bene mentre lui non c’era. Potrebbe giocare, potrebbe non giocare, ha le stesse chance di tutti gli altri”.
-Come vede Zaccagni?
“Zaccagni può fare l’ala larga, può giocare esterno. Come quinto si e no, può fare fatica perché deve sacrificarsi tanto. Può giocare anche dietro la punta, per noi è un giocatore importante e ci è mancato tanto. Ha dimostrato la sua importanza negli anni passati alla Lazio, può darci una mano importante. Non giocherà dall’inizio, ma può entrare dalla panchina”.
-Sta crescendo la squadra a livello di mentalità?
“Ognuno vede la mentalità in maniera diversa, la mentalità fa parte di una cosa che è ancora più importante e parliamo dei valori. Valori che un allenatore vuole trasmettere, a questo si aggiungono aggressività, cattiveria e voglia di fare sempre qualcosa in più. Questi valori sono importanti non solo nel calcio ma in tutti gli sport. I calciatori sono prima di tutto uomini”.
-Ha posto la Champions come obiettivo?
“Non ho posto obiettivi di classifica e non lo ha fatto neanche la società. L’obiettivo è quello di far bene tutte le partite, di solito ci sono delle differenze importanti tra le squadre, ma nel finale di stagione si annulla la differenza. Non so se è più facile affrontare il Verona che deve salvarsi o una squadra che lotta per l’Europa”.
-Un suo giudizio su Mandas?
“Mandas sta facendo bene, io dico sempre che quando un portiere non fa errori che ti portano a subire gol sta facendo bene. Abbiamo scelto di costruire leggermente meno dal basso per non metterlo in difficoltà e rischiare meno, lui ha risposto sempre molto bene”.