Acerbi, il Napoli non indosserà patch anti-razzismo. Il marketing: “Andremo avanti da soli”

Negli ultimi nove giorni ha fatto molto discutere la vicenda legata all’ex calciatore della Lazio Francesco Acerbi. Il difensore dell’Inter si era reso protagonista di un brutto episodio in Inter-Napoli, ultimo turno di Serie A, rivolgendo al difensore partenopeo Juan Jesus alcuni insulti a sfondo razzista. A farlo presente era stato proprio Jesus a fine partita e poi il giorno successivo sui social network. Alle scuse del “Leone” aveva fatto seguito, nella giornata di ieri, il verdetto del Giudice Sportivo, che ha assolto Acerbi per mancanza di prove sulle esatte parole pronunciate nel diverbio. Alla decisione – molto contestata sul mondo dei social network – aveva fatto seguito un comunicato del Napoli e, nella notte scorsa, anche alcuni striscioni degli ultras campani, che hanno tappezzato la città di striscioni inequivocabili. “Ipocrita sistema, Acerbi è il tuo emblema”, è la scritta apparsa nei confronti del sistema del calcio italiano. Acerbi, già al centro di numerose polemiche ai tempi della Lazio – che ne avevano facilitato l’addio alla Capitale – continua dunque ad essere al centro delle polemiche. E il club di De Laurentiis annuncia che non parteciperà più a iniziative anti-razzismo “di facciata”: proprio nel pomeriggio Tommaso Bianchini, responsabile marketing del club azzurro, in occasione della presentazione della maglia speciale che la squadra di Calzona indosserà alla ripresa della Serie A, ha spiegato: “Il Napoli ha comunicato che qualsiasi iniziativa contro il razzismo sarà fatta dal Napoli stesso direttamente e non più per interposti enti, società o organizzazioni. Quindi andremo avanti da soli”. Nella prossima sfida all’Atalanta, quindi, la casacca del Napoli non vedrà apposta la consueta patch “Keep racism out”.