Lazio, De Angelis: “Sono preoccupato per il futuro della Lazio. L’abbraccio di gruppo dopo il gol? Non gli credo”

Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto il nostro direttore Guido De Angelis. Di seguito le sue parole:

MOMENTO LAZIO – È un momento di grandissima difficoltà ambientale, parlare è difficile, si può analizzare il momento sapendo che si respira un clima quasi come quello di vent’anni fa, oppure si può parlare di campo. Adesso ci rimangono speranze non eccellenti, ora ci presentiamo in queste 3-4 partite in cui affronteremo due volte la Juventus e il derby, il tutto senza Provedel. Io avevo già capito tutto questa estate dal ritiro e ho cercato di calmare le acque per non gettare benzina sul fuoco e anzi bisognava caricare l’ambiente. Lì però si capiva che la Lazio non poteva e non voleva crescere, perché dopo vent’anni era diventata ricca e non ha investito. Poi la falsa partenza in campionato ci ha fatto capire che non c’eravamo e oggi ci ritroviamo a due mesi dalla fine del campionato staccati dall’Europa. Oggi sono molto preoccupato per il futuro della Lazio, i giocatori vanno da una parte e la società dall’altra. Adesso la speranza è che i giocatori pensino a noi tifosi nelle prossime partite, perchè la prima mezz’ora di Frosinone ha fatto innervosire tutti. Quando vedo i giocatori che si abbracciano dopo il gol non gli credo, il gruppo dovevano farlo in altri momenti della stagione.

INTERVISTE POST PARTITA – Cataldi sia su Sky che su DAZN era in difficoltà, in quest’ultima era un po’ più a suo agio perchè c’erano ex giocatori ad intervistarlo mentre nella prima c’era un’impronta più giornalistica, ed è andato in difficoltà. Lui ripeteva che i panni sporchi si lavano in casa, mi ha dato l’impressione di essere una persona sensibile e ha espresso il concetto di mettere in primo piano l’amore per la Lazio. È un rischio andare davanti ai microfoni, è stato anche tanto davanti ai microfoni e ci ha messo la faccia.

IMMOBILE – È incredibile offendere un giocatore del genere, è vergognoso, perchè le nostre storie finiscono così? Dall’altra parte proteggono i loro idoli, noi non proteggiamo mai nessuno. Per la persona che è, Ciro non si tocca.

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Pensieri e parole di
Guido De Angelis

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