Ospite all’evento “Panini Tour”, organizzato dalla medesima casa editrice specializzata in fumetti e figurine, il neo-acquisto della Lazio Nicolò Rovella ha avuto modo di raccontarsi a 360 gradi. Arrivato in estate dalla Juventus, dopo il prestito al Monza, il centrocampista classe 2001 ha totalizzato un totale di 24 partite con la maglia biancoceleste.
Attualmente indisponibile per infortunio, Rovella è uno dei nuovi acquisti ad aver convinto maggiormente la piazza biancoceleste, grazie anche al suo rapido attaccamento alla nuova maglia. Di seguito le sue parole:
-Sul momento attuale: “Spero settimana prossima di rientrare in squadra per aiutare la Lazio nella trasferta contro il Bayern Monaco”.
-Sul passato al Genoa: “Ho avuto un rapporto fantastico con il Genoa, anche perché mio nonno era di Genova ed era tifoso. Mi ha aiutato ad inserirmi ed a conoscere gente. Dell’esordio mi ricordo che Sturaro mi chiese se me la sentissi di giocare, è stato emozionante. Difficile trovare le parole per descriverlo, è stato speciale. La cosa bella di Genova è che, anche quando giocavo nelle giovanili, la curva veniva a vedere le partite. C’è un affetto molto simile a quello che c’è qui a Roma con i tifosi della Lazio.
-Sulle differenze tra il derby di Roma e Genova: “Qui a Roma è molto più importante, sono due squadre molto più forti. Tutti e due sono molto sentiti ma qui è più bello”.
-Sul debutto in Serie A: “Mi ricordo tutto. C’erano la mia famiglia ed i miei amici a San Siro. Dopo la partita sono tornato a piedi a casa con papà e ancora non riuscivo a realizzare, solamente il giorno dopo ci sono riuscito”.
-Sull’esperienza al Monza: “Il Monza è una grande società. Aiuta molto i giocatori giovani alle prime esperienze come me. Mister Palladino mi ha dato tanta fiducia, sia dentro che fuori dal campo. Lo scorso anno è stato a livello formativo molto importante. Primo gol in Serie A? Giocavo da tre anni in Serie A e non avevo ancora segnato, infatti mi prendevano un po’ in giro. Vorrei fare anche il primo gol con la Lazio, sotto questo punto di vista devo migliorare”.
-Sulla Lazio: “Non mi assettavo questo impatto, è stato incredibile. Il calore che ho ricevuto qua è stato incredibile. Sento un trasporto speciale. Quando gioco all’Olimpico con la maglia della Lazio mi sembra di essere qui da quando sono bambino. È speciale, non so spiegarlo”.
-Su Sarri: “Il mister è un maestro, mi ha insegnato tante cose. Mi ha aiutato sia in fase offensiva che difensiva, sto cercando di apprendere e replicare in campo quello che mi chiede. Rapporto personale? È buonissimo, mi ha voluto qua e lo ringrazierò sempre per questa opportunità perché credo che giocare nella Lazio, una squadra così importante, è un’occasione unica. Sarri è un uomo duro, non ti parla tanto ma ti dice le cose in maniera diretta, questo è molto apprezzabile”.
-Sulla Champions League: “Giocare in Champions League è incredibile. Credo che sia il sogno di ogni bambino, è stato bellissimo. Quando entri in campo con l’inno della Champions ti vengono i brividi.”
-Su Luis Alberto: “Luis Alberto per me è fuori categoria, un giocatore fortissimo. Ha fatto la differenza, la sta facendo e continuerà a farla”.
-Sul ruolo: “Mi trovo meglio mediano, è il ruolo che mi piace di più e in cui rendo meglio. Da più piccolo ho giocato anche avanti, mi piacerebbe fare qualche gol ma in questo ruolo in cui mi schiera il mister mi trovo bene e mi sento responsabilizzato, spero di fare ancora meglio“.
-Sui traguardi della Lazio: “Secondo me possiamo andare molto avanti, siamo forti ma ancora non abbiamo tirato fuori il nostro potenziale. Dobbiamo arrivare tra le prime cinque per giocare in Champions League. A Monaco bisognerà fare un’impresa quasi impossibile ma ce la dobbiamo mettere tutta per riuscire a farcela perché il risultato dell’Olimpico è stato straordinario e non dobbiamo buttarlo via”.
-Sugli obiettivi per il futuro: “Tra dieci anni spero di essere dove sono adesso, magari con più partite e con qualche trofeo vinto con la Lazio. Allenatore? Per ora non mi ci vedo.
-Sulla Nazionale: “Lo spero. Mister Spalletti mi aveva pre-convocato anche quest’anno. Farò il massimo per provare ad avere una piccola possibilità di essere convocato per l’Europeo di questa estate”.
-Su Pellegrini: “Pellegrini è un mio amico, mi ha aiutato tanto nei primi mesi qua a Roma. Mi ricordo che questa estate alla Juventus mi disse che c’era un opportunità di andare alla Lazio, nonostante io non ne sapessi ancora nulla, da li ho chiamato ed è partita tutta la trattativa”.