“Quelli che…”, Ventura: “Col Torino partita delicata, da dentro-fuori. La Lazio ha problemi di continuità”

Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto Giampiero Ventura, ex CT della Nazionale e allenatore tra le altre di Torino e Bari. Di seguito le sue parole:

TORINO-LAZIO – Sarà una partita godibile ma delicata per entrambe, chi non la dovesse vincere entrerebbe in un mood di difficoltà psicologica. Il Toro ha la squadra più forte da quando Cairo è presidente, mentre la Lazio non va dimenticato che l’anno scorso è arrivata seconda. I granata non sviluppano un grande gioco offensivo, ma è difficile fargli gol. Sulla carta ha la seconda miglior difesa del campionato. Sarà una partita bloccata, il Torino ha difficoltà quando deve costruire, infatti ha perso punti con le piccole, quando deve imporre il suo gioco, quando incontra una squadra come la Lazio che propone trova il suo terreno ideale. Per i biancoceleste perdere questa partita vorrebbe dire essere fuori da tutto già ora, e sarebbe una follia.

LAZIO – Credo che l’alternanza di prestazioni anche all’interno della stessa partita sia palese. A volte inizia male e finisce bene, altre volte il contrario. Anche Sarri ha lamentato problemi di continuità, ho visto momenti di grande calcio e altri di morbidezza mentale. Costruzione dal basso? Sono stato uno dei primi ad attuarla, ma resto dell’idea che è utile se la si attua per il raggiungimento di un risultato, non perché la fanno tutti. L’errore poi può anche starci, l’importante è avere i giocatori con la personalità e la qualità adatta.

LAZIO-BAYERN – La Lazio ha dovuto fare una partita sopra le righe all’andata, ma contro questo Bayern i biancocelesti hanno la possibilità di fare risultato. In questo senso la permanenza di Tuchel è una buona notizia.

NUOVA GENERAZIONE DI ALLENATORI – Io apprezzo chi ha delle idee, non chi copia. Thiago Motta dimostra sul campo di averle, con giocatori che hanno caratteristiche adatte a quel gioco. Italiano ha sorpreso un po’ nei due anni precedenti, quest’anno è leggermente in fase calante, ma ha una rosa molto importante. De Zerbi invece ha stupito specialmente a Sassuolo, si vedeva avesse delle idee, poi è andato in Premier, dove è più semplice giocare il calcio che piace a lui.