“Quelli che…”, Lulic: “Lo stadio pieno di Lazio-Bayern da pelle d’oca. Nel futuro voglio lavorare ancora nel calcio, ma ora mi godo la famiglia”

Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto Senad Lulic, storico capitano della Lazio e marcatore nella finale del 26 maggio contro la Roma. Di seguito le sue parole:

SVIZZERA E ROMA – Sono tornato in Svizzera a vivere con la mia famiglia, per i miei bambini soprattutto, qui è più sereno. Roma è una città enorme abbiamo pensato anche di restare, ma abbiamo preso questa decisione.

LAZIO-BAYERN – Non mi aspettavo che la Lazio battesse il Bayern, anche se i tedeschi non sono in un momento positivo, ti auguri sempre che si possa fare risultato. Per il ritorno abbiamo un piccolo vantaggio ma sarà durissima. Non guardo tutte le partite della Lazio, quelle importanti non me le perdo però, quando vedi uno stadio così pieno ti viene la pelle d’oca, ti viene voglia di entrare in campo.

EX COMPAGNI – Parolo è bravissimo a parlare e sta facendo bene a DAZN, quando giocavamo insieme era un punto di riferimento per i giocatori stranieri che si affidavano a lui. Klose fa meglio quando parla in tedesco, gli viene più naturale, ma sta migliorando. Radu è un po’ sparito, ma lui è come me, siamo ragazzi semplici. Lui ogni partita sta all’Olimpico, è un laziale vero e non ama le interviste e la TV.

CHE PARTITA RIGIOCHERESTI? – Ce ne sono tante, forse a Crotone, lì se avessimo vinto saremmo andati in Champions. Ovviamente anche quella successiva contro l’Inter in cui sono stato espulso.

PIOLI E INZAGHI – Mi aspettavo facessero bene perché sono entrambi ottimi allenatori. Pioli ha più esperienza, ha allenato più squadre. Con Inzaghi già dalle prime 7 partite si vedeva che sarebbe diventato un grande allenatore, quello che ha fatto con noi lo sta facendo anche all’Inter.

FUTURO – Sicuramente farò qualcosa di inerente al calcio, che però per il momento ho lasciato in disparte, mi sto godendo la famiglia. La mia vita però gira intorno al calcio e qualcosa farò, non si sa mai cosa può succedere.