Quelli che, Piccinini: “Bayern squadra squilibrata. Chance di passare per la Lazio? A dicembre avrei detto 10%, ma ora…”

Nel corso della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, in onda da lunedì al sabato dalle 10 alle 13.30 e condotta dal nostro direttore Guido De Angelis, è intervenuto il giornalista Sandro Piccinini che questa sera commenterà per Amazon Prime Video la gara di Champions League tra Lazio e Bayern Monaco. Di seguito le sue parole.

LAZIO,-BAYERN – “Ho seguito molto il Bayern in questo periodo. Sulle percentuali a dicembre avrei detto 90% Bayern e 10% Lazio, oggi direi 60% a 40%. I tedeschi sono in crisi e soprattutto in difesa fanno grande confusione perché sono una squadra squilibrata. I senatori Neuer, Muller, Kimmich ecc non vanno d’accordo con il tecnico. L’allenatore è stato ad un passo dell’esonero sabato sera, poi l’imminenza della partita con la Lazio ha fermato tutto. In attacco hanno Sane, Musiala e Kane, che sono tre fenomeni. La squadra di Sarri dovrà aggredirli per mettere in difficoltà il loro avvio dell’azione. Una Lazio aggressiva potrebbe far male, a patto che abbia coraggio. Muller con quell’intervista ha cercato di scuotere l’ambiente, dunque è possibile che ci sia una reazione ma a calcio si gioca anche con la logica e con equilibrio, cosa che ora il Bayern non ha. Il Bayer Leverkusen dopo sabato (Leverkusen-Bayern 3-0, ndr) sembra una squadra formidabile ma non lo è. Eppure in campo sembrava che ci fossero tre categorie di differenza”.

IMMOBILE – “Immobile se sta bene è ancora il miglior centravanti italiano, tutte queste alternative a lui in Nazionale non le ho viste. Il classe 1990 ha avuto dei problemi fisici, ma non ha 45 anni. Ha bisogno di giocare tutte le partite, poi magari esce 20 minuti prima, ma se sta bene deve giocare titolare”.

GOL DI FIORINI – “Il gol di Fiorini è stato uno dei primi gol in cui ho perso completamente il controllo. Ho risentito tante volte la registrazione e la mia voce era totalmente altelarata”.

PARTITA DI CHAMPIONS PIÙ IMPORTANTE – “Tra quelle che ho commentato direi la finale Milan Juve del 2003. Fu una grande responsabilità, ma ci arrivai con l’esperienza”.